Il patrimonio costiero della Sicilia, importante risorsa dell’isola e della sua identità, ha subito nei decenni profonde trasformazioni, sia per cause naturali (fenomeno di erosione, rischio idrogeologico), che per effetti antropici, facendo registrare la perdita di migliaia di mq di spiaggia. Uno studio del 2015, sul consumo delle aree costiere italiane, registra che malgrado i vincoli della Legge 431/85, oltre il 55% delle coste sono state cementificate e in assenza di una adeguata politica di programmazione e di interventi, l’attuale patrimonio ambientale potrebbe compromettersi definitivamente. Inoltre, il degrado ambientale, l’inquinamento delle acque marine e lo stato di abbandono in cui versano numerosi spazi urbani lungo la fascia costiera hanno reso poco fruibile le coste, sia per i cittadini che per i turisti, danneggiando pesantemente l’economia. La nostra attenzione è rivolta al litorale agrigentino, un paesaggio fragile e di impareggiabile bellezza, in alcuni tratti devastato dall’abusivismo edilizio, in altri incontaminato. L’obiettivo è quello di tutelare e salvaguardare questo paesaggio mediante proposte di valorizzazione ambientale, conservazione e fruizione pubblica insieme ad una seria politica di riqualificazione delle parti già costruite, spesso caratterizzate da una edilizia di scarsa qualità. Un progetto che punti ad un turismo destagionalizzato e di eccellenza che possa garantire, ad un tratto del patrimonio costiero siciliano, un futuro sostenibile.

Cilona, T. (2016). Bellezza e fragilità del patrimonio costiero siciliano.

Bellezza e fragilità del patrimonio costiero siciliano.

CILONA, Teresa
2016-01-01

Abstract

Il patrimonio costiero della Sicilia, importante risorsa dell’isola e della sua identità, ha subito nei decenni profonde trasformazioni, sia per cause naturali (fenomeno di erosione, rischio idrogeologico), che per effetti antropici, facendo registrare la perdita di migliaia di mq di spiaggia. Uno studio del 2015, sul consumo delle aree costiere italiane, registra che malgrado i vincoli della Legge 431/85, oltre il 55% delle coste sono state cementificate e in assenza di una adeguata politica di programmazione e di interventi, l’attuale patrimonio ambientale potrebbe compromettersi definitivamente. Inoltre, il degrado ambientale, l’inquinamento delle acque marine e lo stato di abbandono in cui versano numerosi spazi urbani lungo la fascia costiera hanno reso poco fruibile le coste, sia per i cittadini che per i turisti, danneggiando pesantemente l’economia. La nostra attenzione è rivolta al litorale agrigentino, un paesaggio fragile e di impareggiabile bellezza, in alcuni tratti devastato dall’abusivismo edilizio, in altri incontaminato. L’obiettivo è quello di tutelare e salvaguardare questo paesaggio mediante proposte di valorizzazione ambientale, conservazione e fruizione pubblica insieme ad una seria politica di riqualificazione delle parti già costruite, spesso caratterizzate da una edilizia di scarsa qualità. Un progetto che punti ad un turismo destagionalizzato e di eccellenza che possa garantire, ad un tratto del patrimonio costiero siciliano, un futuro sostenibile.
2016
Settore ICAR/21 - Urbanistica
Il Paese che vorrei.
Cagliari
28-30 Aprile 2016
XXIX
INU
Cilona, T. (2016). Bellezza e fragilità del patrimonio costiero siciliano.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
A16_CILONA_PNL.pdf

Solo gestori archvio

Descrizione: Poster
Dimensione 1.91 MB
Formato Adobe PDF
1.91 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/185772
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact