Il pluridecennale interesse dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) nei riguardi dei dialetti dell’Isola ha consentito la raccolta di ormai diverse migliaia di documenti orali in grado di testimoniare l’esperienza linguistica e buona parte di ciò che rimane della cultura tradizionale nella Sicilia contemporanea. Il contributo illustra, in un primo momento, i criteri di archiviazione dei documenti sonori dell’Archivio delle Parlate Siciliane (APS), suddivisi in diversi corpora in ragione degli specifici progetti o ambiti di ricerca per i quali sono state effettuate la registrazione. Ciascun corpus costituisce, in sostanza, un fondo documentario, omogeneo relativamente alla tipologia escussiva rispondente allo specifico obiettivo della ricerca. Sia pur costruito, sul piano informatico, in modo tale da funzionare autonomamente, questa Banca delle parlate costituisce soltanto il primo basilare modulo di un complesso sistema informativo. Questo contributo si concentra soltanto sulla fase del trattamento dei file sonori per l’analisi delle informazioni desunte dal parlato, e precisamente sulla fase della trascrizione e del markup delle trascrizioni stesse. Sono introdotte, dunque, le condizioni teorico-metodologiche che sottostanno alle scelte procedurali: creare la possibilità di consultare agevolmente non soltanto quelle porzioni del documento individuate come singole “risposte” a uno specifico quesito, ma anche di risalire ai rispettivi contesti linguistici e interlocutori; evitare la frammentazione del testo/documento, la decontestualizzazione del tratto linguistico di volta in volta sottoposto ad analisi e la destrutturazione delle dinamiche interattive che l’hanno prodotto; evitare (grazie all’allineamento delle trascrizione al segnale acustico) che le «informazioni» – una volta interpretate, incorniciate e divenute «dati» – perdano ogni rapporto con il documento sonoro, che testimonia anche il contesto linguistico e pragmatico nel quale sono occorse e nel quale continuano, in certo qual modo, a rivivere. Viene illustrato infine, e come esempio, lo schema logico per l’annotazione di testi di interesse etnodialettale.

Matranga, V. (2015). Archiviazione e annotazione del parlato nell'Atlante Linguistico della Sicilia. In A. Romano, M. Rivoira, I. Meandri (a cura di), Aspetti prosodici e testuali del raccontare: dalla letteratura orale al parlato dei media (X Convegno Nazionale Associazione Italiana Scienze della Voce) (pp. 41-56). Torino : Edizioni dell'Orso.

Archiviazione e annotazione del parlato nell'Atlante Linguistico della Sicilia

MATRANGA, Vito
2015-01-01

Abstract

Il pluridecennale interesse dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) nei riguardi dei dialetti dell’Isola ha consentito la raccolta di ormai diverse migliaia di documenti orali in grado di testimoniare l’esperienza linguistica e buona parte di ciò che rimane della cultura tradizionale nella Sicilia contemporanea. Il contributo illustra, in un primo momento, i criteri di archiviazione dei documenti sonori dell’Archivio delle Parlate Siciliane (APS), suddivisi in diversi corpora in ragione degli specifici progetti o ambiti di ricerca per i quali sono state effettuate la registrazione. Ciascun corpus costituisce, in sostanza, un fondo documentario, omogeneo relativamente alla tipologia escussiva rispondente allo specifico obiettivo della ricerca. Sia pur costruito, sul piano informatico, in modo tale da funzionare autonomamente, questa Banca delle parlate costituisce soltanto il primo basilare modulo di un complesso sistema informativo. Questo contributo si concentra soltanto sulla fase del trattamento dei file sonori per l’analisi delle informazioni desunte dal parlato, e precisamente sulla fase della trascrizione e del markup delle trascrizioni stesse. Sono introdotte, dunque, le condizioni teorico-metodologiche che sottostanno alle scelte procedurali: creare la possibilità di consultare agevolmente non soltanto quelle porzioni del documento individuate come singole “risposte” a uno specifico quesito, ma anche di risalire ai rispettivi contesti linguistici e interlocutori; evitare la frammentazione del testo/documento, la decontestualizzazione del tratto linguistico di volta in volta sottoposto ad analisi e la destrutturazione delle dinamiche interattive che l’hanno prodotto; evitare (grazie all’allineamento delle trascrizione al segnale acustico) che le «informazioni» – una volta interpretate, incorniciate e divenute «dati» – perdano ogni rapporto con il documento sonoro, che testimonia anche il contesto linguistico e pragmatico nel quale sono occorse e nel quale continuano, in certo qual modo, a rivivere. Viene illustrato infine, e come esempio, lo schema logico per l’annotazione di testi di interesse etnodialettale.
2015
978-88-6274-602-1
Matranga, V. (2015). Archiviazione e annotazione del parlato nell'Atlante Linguistico della Sicilia. In A. Romano, M. Rivoira, I. Meandri (a cura di), Aspetti prosodici e testuali del raccontare: dalla letteratura orale al parlato dei media (X Convegno Nazionale Associazione Italiana Scienze della Voce) (pp. 41-56). Torino : Edizioni dell'Orso.
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