La presenza di due capannoni industriali ha comportato una modifica del primo progetto per il quartiere Zen 2 di Palermo (concorso 1970). La prima insula a nord-ovest (“3A”) risulta infatti incompleta, anche se l’attuale soluzione era stata prospettata, negli anni 70, come temporanea, considerando la possibilità di costruire l’intero isolato in un secondo momento. Sostituire i capannoni con un nuovo edificio, completando l’insula esistente, permette di definire il margine nord-ovest dello ZEN 2, delimitato dalle vie Rocky Marciano e San Nicola, prosecuzione di via Patti. Lungo il bordo del tessuto orizzontale e compatto dello ZEN 2, l’insula si apre quindi sul verde storico di fondo Raffo (a nord) e su una zona interstiziale triangolare segnata da due grandi magnolie, oltre la quale si alzano gli edifici a sei piani dello ZEN 1. L’area verde limitrofa accoglierà un giardino, le residenze di quest’insula e i servizi offerti dovranno soprattutto relazionare gli spazi aperti con i sistemi più densi dello ZEN 1 e dello ZEN 2. La lettura del contesto e delle preesistenze interagisce con una riflessione critica sulla proposta non realizzata dell’insula “3A” contenuta nel progetto di Amoroso, Bisogni, Gregotti, Matsui e Purini e con le esigenze odierne. Riconoscendo il valore del progetto originario è possibile recuperarne i principi e gli obiettivi. Di conseguenza si ipotizza un complesso edificato compatto in cui è riproposto un suolo interno pedonale permeabile.
Sciascia, A., Macaluso, L. (2012). Insulae, vincoli e preesistenze. Il completamento dell’insula 3A. In Periferie e città contemporanea. Progetti per i quartieri Borgo Ulivia e Zen a Palermo (pp. 505-509). Palermo : caracol s.n.c..
Insulae, vincoli e preesistenze. Il completamento dell’insula 3A
SCIASCIA, Andrea;MACALUSO, Luciana
2012-01-01
Abstract
La presenza di due capannoni industriali ha comportato una modifica del primo progetto per il quartiere Zen 2 di Palermo (concorso 1970). La prima insula a nord-ovest (“3A”) risulta infatti incompleta, anche se l’attuale soluzione era stata prospettata, negli anni 70, come temporanea, considerando la possibilità di costruire l’intero isolato in un secondo momento. Sostituire i capannoni con un nuovo edificio, completando l’insula esistente, permette di definire il margine nord-ovest dello ZEN 2, delimitato dalle vie Rocky Marciano e San Nicola, prosecuzione di via Patti. Lungo il bordo del tessuto orizzontale e compatto dello ZEN 2, l’insula si apre quindi sul verde storico di fondo Raffo (a nord) e su una zona interstiziale triangolare segnata da due grandi magnolie, oltre la quale si alzano gli edifici a sei piani dello ZEN 1. L’area verde limitrofa accoglierà un giardino, le residenze di quest’insula e i servizi offerti dovranno soprattutto relazionare gli spazi aperti con i sistemi più densi dello ZEN 1 e dello ZEN 2. La lettura del contesto e delle preesistenze interagisce con una riflessione critica sulla proposta non realizzata dell’insula “3A” contenuta nel progetto di Amoroso, Bisogni, Gregotti, Matsui e Purini e con le esigenze odierne. Riconoscendo il valore del progetto originario è possibile recuperarne i principi e gli obiettivi. Di conseguenza si ipotizza un complesso edificato compatto in cui è riproposto un suolo interno pedonale permeabile.File | Dimensione | Formato | |
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