Il concetto, ormai pervasivo di smartness urbana conduce spesso ad una visione della città ipertecnologica. Troppo frequentemente le discipline dell’urbanistica e della pianificazione territoriale vengono ridotte a comprimarie rispetto ad una visione orizzontale, di tipo social o wiki, che fa smarrire il senso della visione di comunità in quanto le città sembrano capaci di autogovernarsi. Il contributo mira, attraverso alcune sperimentazioni in corso su Palermo, a dimostrare come la città dell’informazione possa essere progettata attraverso l’uso delle tecnologie e che la città digitale non è un non-luogo, ma l’ennesimo luogo urbano, in cui l’interazione della comunità si realizza. Per potere risolvere questa incoerenza tra città intelligente e città creativa, il paper mostra i risultati di alcune sperimentazioni operative del progetto PON R&C “I-NEXT” (Smart communities) e del suo “Smart Planning Lab” relative alla interazione del tempo circadiano e dei cicli dell’energia urbana con la localizzazione delle funzioni urbane e del miglioramento della qualità della vita nelle future città “smart” del mediterraneo.
Ronsivalle, D. (2014). La misura della smartness per una città meridionale: tempi, spazi ed energie della quotidianità urbana come contenuti up-to-date dell’urbanistica. In L'Urbanistica Italiana nel Mondo (pp. 1381-1387). Roma-Milano : Planum Publishing.
La misura della smartness per una città meridionale: tempi, spazi ed energie della quotidianità urbana come contenuti up-to-date dell’urbanistica
RONSIVALLE, Daniele
2014-01-01
Abstract
Il concetto, ormai pervasivo di smartness urbana conduce spesso ad una visione della città ipertecnologica. Troppo frequentemente le discipline dell’urbanistica e della pianificazione territoriale vengono ridotte a comprimarie rispetto ad una visione orizzontale, di tipo social o wiki, che fa smarrire il senso della visione di comunità in quanto le città sembrano capaci di autogovernarsi. Il contributo mira, attraverso alcune sperimentazioni in corso su Palermo, a dimostrare come la città dell’informazione possa essere progettata attraverso l’uso delle tecnologie e che la città digitale non è un non-luogo, ma l’ennesimo luogo urbano, in cui l’interazione della comunità si realizza. Per potere risolvere questa incoerenza tra città intelligente e città creativa, il paper mostra i risultati di alcune sperimentazioni operative del progetto PON R&C “I-NEXT” (Smart communities) e del suo “Smart Planning Lab” relative alla interazione del tempo circadiano e dei cicli dell’energia urbana con la localizzazione delle funzioni urbane e del miglioramento della qualità della vita nelle future città “smart” del mediterraneo.File | Dimensione | Formato | |
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