La denitrificazione biologica come trattamento in situ delle falde contaminate ha riscosso grande interesse negli ultimi decenni; coniuga l’efficacia di rimozione ai costi relativamente contenuti se , confrontati con altre metodiche di intervento. La resa di tale tecnologia di trattamento è fortemente condizionata dalla scelta del materiale reattivo che fornisce il carbonio organico necessario a sostenere il processo. Diversi studi hanno evidenziato la possibilità di operare la denitrificazione biologica a partire da substrati di natura legnosa (segatura, corteccia, etc.). In tale ottica, la nota presenta i risultati preliminari ottenuti utilizzando come substrato il nocciolino di olive triturato. Lo studio ha avuto l'obiettivo di valutare sia la capacità di rilascio di carbonio organico, che le prestazioni del processo di denitrificazione biologica. I test di rilascio hanno evidenziato un lento rilascio di carbonio organico (misurato come TOC); invece nei test di microcosmo è stata valutata la performance del processo biologico condotto da biomassa eterotrofa inoculata con terreno agrario, con rendimenti così raggiunti di circa il 90% .

Morici, C., Capodici, M., Viviani, G. (2015). IL NOCCIOLINO DI OLIVE COME SUBSTRATO ORGANICO PER LA DENITRIFICAZIONE BIOLOGICA DELLE ACQUE DI FALDA. In Siti Contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento (pp. 433-446).

IL NOCCIOLINO DI OLIVE COME SUBSTRATO ORGANICO PER LA DENITRIFICAZIONE BIOLOGICA DELLE ACQUE DI FALDA

MORICI, Claudia;CAPODICI, Marco;VIVIANI, Gaspare
2015-01-01

Abstract

La denitrificazione biologica come trattamento in situ delle falde contaminate ha riscosso grande interesse negli ultimi decenni; coniuga l’efficacia di rimozione ai costi relativamente contenuti se , confrontati con altre metodiche di intervento. La resa di tale tecnologia di trattamento è fortemente condizionata dalla scelta del materiale reattivo che fornisce il carbonio organico necessario a sostenere il processo. Diversi studi hanno evidenziato la possibilità di operare la denitrificazione biologica a partire da substrati di natura legnosa (segatura, corteccia, etc.). In tale ottica, la nota presenta i risultati preliminari ottenuti utilizzando come substrato il nocciolino di olive triturato. Lo studio ha avuto l'obiettivo di valutare sia la capacità di rilascio di carbonio organico, che le prestazioni del processo di denitrificazione biologica. I test di rilascio hanno evidenziato un lento rilascio di carbonio organico (misurato come TOC); invece nei test di microcosmo è stata valutata la performance del processo biologico condotto da biomassa eterotrofa inoculata con terreno agrario, con rendimenti così raggiunti di circa il 90% .
2015
Settore ICAR/03 - Ingegneria Sanitaria-Ambientale
88-7850-015-1
Morici, C., Capodici, M., Viviani, G. (2015). IL NOCCIOLINO DI OLIVE COME SUBSTRATO ORGANICO PER LA DENITRIFICAZIONE BIOLOGICA DELLE ACQUE DI FALDA. In Siti Contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento (pp. 433-446).
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