Zanotta – si sa – è un’azienda che produce mobili. È anche, s’è detto, un micromodello della storia del design italiano (!); precisa l’autrice: sin- tesi di scelte produttive complesse e diversificate, formula efficace di coesistenza di oggetti di serie e di oggetti fatti a mano. Ma come? Il design italiano, per quanto concentrato nei settori dell’arredamento, dell’illuminazione e dell’oggettistica, non è forse uno dei fenomeni più complessi e controversi dell’intera storia del design? Come potrebbe Za- notta riassumere da sola questa stragrande varietà di tendenze, prodotti e messaggi, alcuni dei quali discrepanti, per non dire totalmente inconci- liabili? Certo, a molti sembrerà esagerato ricercare in questa azienda l’episodio paradigmatico del design italiano, racchiudere settant’anni di produzione industriale – è che produzione! – nei prodotti di un solo in- dustriale. E probabilmente lo è. Ma ci sentiamo di sottoscrivere le parole di Emilio Ambasz: se certamente non avrebbe senso pretendere che la produzione della sola Zanotta possa rappresentare tutti i momenti salienti della storia del design italiano bisogna anche prendere atto del fatto che questa storia non si potrebbe scrivere senza fare ri- ferimento ai molti pezzi realizzati dalla Zanotta.
RUSSO D (2005). RAFFAELLA POLETTI, Zanotta. Design per passione, Electa, Milano 2004.
RAFFAELLA POLETTI, Zanotta. Design per passione, Electa, Milano 2004
RUSSO, Dario
2005-01-01
Abstract
Zanotta – si sa – è un’azienda che produce mobili. È anche, s’è detto, un micromodello della storia del design italiano (!); precisa l’autrice: sin- tesi di scelte produttive complesse e diversificate, formula efficace di coesistenza di oggetti di serie e di oggetti fatti a mano. Ma come? Il design italiano, per quanto concentrato nei settori dell’arredamento, dell’illuminazione e dell’oggettistica, non è forse uno dei fenomeni più complessi e controversi dell’intera storia del design? Come potrebbe Za- notta riassumere da sola questa stragrande varietà di tendenze, prodotti e messaggi, alcuni dei quali discrepanti, per non dire totalmente inconci- liabili? Certo, a molti sembrerà esagerato ricercare in questa azienda l’episodio paradigmatico del design italiano, racchiudere settant’anni di produzione industriale – è che produzione! – nei prodotti di un solo in- dustriale. E probabilmente lo è. Ma ci sentiamo di sottoscrivere le parole di Emilio Ambasz: se certamente non avrebbe senso pretendere che la produzione della sola Zanotta possa rappresentare tutti i momenti salienti della storia del design italiano bisogna anche prendere atto del fatto che questa storia non si potrebbe scrivere senza fare ri- ferimento ai molti pezzi realizzati dalla Zanotta.File | Dimensione | Formato | |
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