L’esperienza didattica progettuale è stata incentrata attorno ad alcune questioni proprie della metodologia d’insegnamento della disciplina, con specifico riferimento alla declaratoria del profilo della materia, che possono essere così sintetizzate: - incoraggiare gli studenti ad un uso divergente delle categorie di pensiero e degli schemi interpretativi dati, al fine di una migliore e cosciente comprensione delle modalità attuative, dei principi, delle regole di strutturazione e delle logiche organizzative che stanno alla base di un modo attuale del comporre in architettura; - offerta di letture interpretative di repertori progettuali, per mezzo della formazione di quadri comparativi definiti non per analogie funzionali o formali delle opere, ma per similitudini o antitesi concettuali, affinità delle strutture formative e assunti teorici sottesi alla condizione figurale dell’architettura stessa; - dimostrazione di come il processo progettuale, a prescindere dal suo grado di complessità, debba essere inteso come iter variamente articolato che necessita di uno specifico atteggiamento metodologico e operativo a garanzia di una disponibilità assoluta alla verifica, ai riscontri critici e sperimentali di quelle idee che risultano fondative della personale concezione architettonica.
Di Benedetto, G. (2014). Didattica e percorsi progettuali. In A. Sciascia (a cura di), ... nella continuità. La didattica del progetto a Palermo (pp. 163-181). Roma : Aracne Editrice.
Didattica e percorsi progettuali
DI BENEDETTO, Giuseppe
2014-01-01
Abstract
L’esperienza didattica progettuale è stata incentrata attorno ad alcune questioni proprie della metodologia d’insegnamento della disciplina, con specifico riferimento alla declaratoria del profilo della materia, che possono essere così sintetizzate: - incoraggiare gli studenti ad un uso divergente delle categorie di pensiero e degli schemi interpretativi dati, al fine di una migliore e cosciente comprensione delle modalità attuative, dei principi, delle regole di strutturazione e delle logiche organizzative che stanno alla base di un modo attuale del comporre in architettura; - offerta di letture interpretative di repertori progettuali, per mezzo della formazione di quadri comparativi definiti non per analogie funzionali o formali delle opere, ma per similitudini o antitesi concettuali, affinità delle strutture formative e assunti teorici sottesi alla condizione figurale dell’architettura stessa; - dimostrazione di come il processo progettuale, a prescindere dal suo grado di complessità, debba essere inteso come iter variamente articolato che necessita di uno specifico atteggiamento metodologico e operativo a garanzia di una disponibilità assoluta alla verifica, ai riscontri critici e sperimentali di quelle idee che risultano fondative della personale concezione architettonica.File | Dimensione | Formato | |
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