Il ciclo delle opere progettate da Guido Canella per la città di Bari occupa un arco temporale di oltre un decennio – dal 1991 al 2006 – e riguarda: il prototipo di Casa bifamiliare nel complesso residenziale di Barialto a Casamassima, del 1991; il progetto di Chiesa nello stesso complesso residenziale, del 1993; il progetto per i concorsi di primo e secondo grado per la Nuova sede municipale nell’area dell’ex gasometro, che si estende dal 1998 al 2001 e, infine, il progetto di Chiesa ecumenica, con Facoltà teologica, convento ortodosso e centro accoglienza a Punta Perotti, realizzato nell’ambito della decima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia del 2006. Lo si definisce ciclo, perché tale deve essere considerato in quanto, nonostante la diversa collocazione temporale delle opere, le differenti tematiche affrontate e la diversità dei fattori contingenti di caratterizzazione di ciascuna esperienza progettuale, è innegabile il riconoscimento di un denominatore comune che lega, relazionandole, tutte e quattro le opere. In tutti i casi assistiamo, infatti, alla volontà di interpretare i caratteri della grande civiltà architettonica del luogo mediante la traslitterazione dei significati e delle strutture sintattiche manifestate dai riferimenti adottati in forme ed espressioni del tempo presente. Ne sono scaturiti oggetti architettonici carichi di una straordinaria potenza evocativa, mondo di memoria, che riconquistano quella dimensione, spesso perduta, di perennità dell’architettura.

Di Benedetto, G. (2014). Traslitterazioni sintattiche: il ciclo barese. In G.C. Enrico Bordogna (a cura di), Guido Canella 1931-2009 (pp. 269-273). Milano : FrancoAngeli.

Traslitterazioni sintattiche: il ciclo barese

DI BENEDETTO, Giuseppe
2014-01-01

Abstract

Il ciclo delle opere progettate da Guido Canella per la città di Bari occupa un arco temporale di oltre un decennio – dal 1991 al 2006 – e riguarda: il prototipo di Casa bifamiliare nel complesso residenziale di Barialto a Casamassima, del 1991; il progetto di Chiesa nello stesso complesso residenziale, del 1993; il progetto per i concorsi di primo e secondo grado per la Nuova sede municipale nell’area dell’ex gasometro, che si estende dal 1998 al 2001 e, infine, il progetto di Chiesa ecumenica, con Facoltà teologica, convento ortodosso e centro accoglienza a Punta Perotti, realizzato nell’ambito della decima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia del 2006. Lo si definisce ciclo, perché tale deve essere considerato in quanto, nonostante la diversa collocazione temporale delle opere, le differenti tematiche affrontate e la diversità dei fattori contingenti di caratterizzazione di ciascuna esperienza progettuale, è innegabile il riconoscimento di un denominatore comune che lega, relazionandole, tutte e quattro le opere. In tutti i casi assistiamo, infatti, alla volontà di interpretare i caratteri della grande civiltà architettonica del luogo mediante la traslitterazione dei significati e delle strutture sintattiche manifestate dai riferimenti adottati in forme ed espressioni del tempo presente. Ne sono scaturiti oggetti architettonici carichi di una straordinaria potenza evocativa, mondo di memoria, che riconquistano quella dimensione, spesso perduta, di perennità dell’architettura.
2014
Di Benedetto, G. (2014). Traslitterazioni sintattiche: il ciclo barese. In G.C. Enrico Bordogna (a cura di), Guido Canella 1931-2009 (pp. 269-273). Milano : FrancoAngeli.
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