La richiesta di Hypericum perforatum da parte dell'industria farmaceutica e cosmetica, sia come droga grezza che come derivati di prima trasformazione, in questi ultimi anni si sta incrementando mentre la sua disponibilità commerciale appare ancora piuttosto limitata. La possibilità di introduzione negli ordinamenti colturali mediterranei delle diverse specie di Hypericum è divenuta dunque potenzialmente assai interessante, ma richiede ancora la definizione di numerosi aspetti relativi alla risposta delle specie alla coltivazione, sia in pieno campo che in vaso, soprattutto quando questa viene condotta in ambienti diversi da quelli di vegetazione naturale. L'approfondimento di tali aspetti tecnici permetterebbe di ottimizzare le rese sia sul piano della quantità che della qualità, rispettando, al contempo, il criterio della massima efficienza nell'uso delle risorse produttive. A tale scopo, accessioni di H. perforatum ottenute da seme proveniente da tre diverse regioni italiane, rispettivamente del nord (Trento), centro (Siena) e sud (Agrigento), nell'autunno 2012 sono state poste sia in pieno campo che in vaso, allo scopo di confrontarne la risposta bio-agronomica e produttiva. Le piante sono state coltivate in due distinti ambienti: presso la sede aziendale del CRA-SFM, in comune di Bagheria (PA; circa 55 m slm), dove sono state svolte le prove in vaso, e presso l'azienda sperimentale "Sparacia" dell'Università degli Studi di Palermo, nel comune di Cammarata (AG; circa 450 m slm), dove le piante sono state poste in piena terra. Per tutta la durata della coltivazione, in ambedue gli ambienti, le piante sono state continuamente monitorate per valutarne l'accrescimento e le condizioni fitosanitarie. La raccolta delle sommità fiorite è stata effettuata nel momento di massima fioritura, avvenuta nel periodo tra giugno e luglio dell'anno successivo a quello della semina. Contemporaneamente, su un campione rappresentativo di 5 piante per ogni accessione ed ambiente, sono stati rilevati i seguenti parametri: altezza pianta, numero di fusti con e senza fiori, peso fresco della pianta intera, peso fresco delle sommità fiorite, peso erboristico (dopo essiccazione all'aria e all'ombra) e peso secco (previa essiccazione in stufa a 105 °C per 24 hh). Campioni rappresentativi di sommità fiorite essiccate per ogni trattamento sono stati sottoposti ad estrazione in etanolo, e sugli estratti ottenuti sono state determinate le rese in ipericina, iperforina e pseudoipericina. Tra le diverse provenienze sono state evidenziate interessanti differenze nei periodi di fioritura, nelle quantità di prodotto commerciale raccolto e nel contenuto in principi attivi, con una risposta produttiva particolarmente soddisfacente da parte dell'accessione siciliana. H. perforatum si conferma quindi come una specie potenzialmente assai interessante in vista della sua introduzione nei sistemi colturali mediterranei, dove potrebbe svolgere un ruolo significativo per l'incremento del livello di multifunzionalità aziendale.
Carrubba A, Lazzara S, Napoli E (2014). Prove di coltivazione di Hypericum perforatum L. in ambiente mediterraneo. In X congresso nazionale sulla biodiversità -Raccolta dei Riassunti (pp. 174-174). Roma.
Prove di coltivazione di Hypericum perforatum L. in ambiente mediterraneo
CARRUBBA, Alessandra
Membro del Collaboration Group
;LAZZARA, SilviaMembro del Collaboration Group
;
2014-01-01
Abstract
La richiesta di Hypericum perforatum da parte dell'industria farmaceutica e cosmetica, sia come droga grezza che come derivati di prima trasformazione, in questi ultimi anni si sta incrementando mentre la sua disponibilità commerciale appare ancora piuttosto limitata. La possibilità di introduzione negli ordinamenti colturali mediterranei delle diverse specie di Hypericum è divenuta dunque potenzialmente assai interessante, ma richiede ancora la definizione di numerosi aspetti relativi alla risposta delle specie alla coltivazione, sia in pieno campo che in vaso, soprattutto quando questa viene condotta in ambienti diversi da quelli di vegetazione naturale. L'approfondimento di tali aspetti tecnici permetterebbe di ottimizzare le rese sia sul piano della quantità che della qualità, rispettando, al contempo, il criterio della massima efficienza nell'uso delle risorse produttive. A tale scopo, accessioni di H. perforatum ottenute da seme proveniente da tre diverse regioni italiane, rispettivamente del nord (Trento), centro (Siena) e sud (Agrigento), nell'autunno 2012 sono state poste sia in pieno campo che in vaso, allo scopo di confrontarne la risposta bio-agronomica e produttiva. Le piante sono state coltivate in due distinti ambienti: presso la sede aziendale del CRA-SFM, in comune di Bagheria (PA; circa 55 m slm), dove sono state svolte le prove in vaso, e presso l'azienda sperimentale "Sparacia" dell'Università degli Studi di Palermo, nel comune di Cammarata (AG; circa 450 m slm), dove le piante sono state poste in piena terra. Per tutta la durata della coltivazione, in ambedue gli ambienti, le piante sono state continuamente monitorate per valutarne l'accrescimento e le condizioni fitosanitarie. La raccolta delle sommità fiorite è stata effettuata nel momento di massima fioritura, avvenuta nel periodo tra giugno e luglio dell'anno successivo a quello della semina. Contemporaneamente, su un campione rappresentativo di 5 piante per ogni accessione ed ambiente, sono stati rilevati i seguenti parametri: altezza pianta, numero di fusti con e senza fiori, peso fresco della pianta intera, peso fresco delle sommità fiorite, peso erboristico (dopo essiccazione all'aria e all'ombra) e peso secco (previa essiccazione in stufa a 105 °C per 24 hh). Campioni rappresentativi di sommità fiorite essiccate per ogni trattamento sono stati sottoposti ad estrazione in etanolo, e sugli estratti ottenuti sono state determinate le rese in ipericina, iperforina e pseudoipericina. Tra le diverse provenienze sono state evidenziate interessanti differenze nei periodi di fioritura, nelle quantità di prodotto commerciale raccolto e nel contenuto in principi attivi, con una risposta produttiva particolarmente soddisfacente da parte dell'accessione siciliana. H. perforatum si conferma quindi come una specie potenzialmente assai interessante in vista della sua introduzione nei sistemi colturali mediterranei, dove potrebbe svolgere un ruolo significativo per l'incremento del livello di multifunzionalità aziendale.File | Dimensione | Formato | |
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