Abitiamo, lavoriamo e ci muoviamo nella Urban Age, ed iI successo della città come forma prevalente dell’abitare non solo le assegna il ruolo di growth machine dello sviluppo, motore dell’evoluzione e del dinamismo delle comunità, ma la carica anche della responsabilità di essere un modello positivo - oltre che vincente - generatore di stili di vita innovativi, più sostenibili, intelligenti e creativi. Le città si propongono come potenti attrattrici della popolazione non solo dalle zone rurali, ma – con maggiore vigore in epoca di crisi – anche da altre città, intra-regionali o addirittura trans-nazionali, ed il flusso di capitale sociale che le attraversa può alimentarne la rigenerazione e la competitività a patto che venga opportunamente trasformato in risorse locali. Tuttavia, esaurita la prima fase in cui il dinamismo si identificava con l’insediamento di una classe creativa (Florida, 2005), oggi è necessaria l’evoluzione del paradigma, individuando i fattori reali che permettano alla creatività urbana di diventare da semplice attrattrice di risorse intellettuali a generatrice di nuove economie e creatrice di nuova città (Carta, 2011a). Se la città creativa è diventata icona della contemporaneità, visione-guida per definire politiche e guidare progetti, sono sempre più numerose le città che mirano a dotarsi di creative hub: luoghi, distretti o reticoli di servizi in grado di renderle più vivibili e maggiormente dinamiche e accoglienti, veri e propri propulsori di sviluppo.
Carta, M. (2012). Creative City Reloaded. Ecological Planning for the Changing Times. In N. Canessa, M. Marengo, E. Nan (a cura di), MED.NET.REP.02 (pp. 96-105). Trento : ListLab.
Creative City Reloaded. Ecological Planning for the Changing Times
CARTA, Maurizio
2012-01-01
Abstract
Abitiamo, lavoriamo e ci muoviamo nella Urban Age, ed iI successo della città come forma prevalente dell’abitare non solo le assegna il ruolo di growth machine dello sviluppo, motore dell’evoluzione e del dinamismo delle comunità, ma la carica anche della responsabilità di essere un modello positivo - oltre che vincente - generatore di stili di vita innovativi, più sostenibili, intelligenti e creativi. Le città si propongono come potenti attrattrici della popolazione non solo dalle zone rurali, ma – con maggiore vigore in epoca di crisi – anche da altre città, intra-regionali o addirittura trans-nazionali, ed il flusso di capitale sociale che le attraversa può alimentarne la rigenerazione e la competitività a patto che venga opportunamente trasformato in risorse locali. Tuttavia, esaurita la prima fase in cui il dinamismo si identificava con l’insediamento di una classe creativa (Florida, 2005), oggi è necessaria l’evoluzione del paradigma, individuando i fattori reali che permettano alla creatività urbana di diventare da semplice attrattrice di risorse intellettuali a generatrice di nuove economie e creatrice di nuova città (Carta, 2011a). Se la città creativa è diventata icona della contemporaneità, visione-guida per definire politiche e guidare progetti, sono sempre più numerose le città che mirano a dotarsi di creative hub: luoghi, distretti o reticoli di servizi in grado di renderle più vivibili e maggiormente dinamiche e accoglienti, veri e propri propulsori di sviluppo.File | Dimensione | Formato | |
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