A più di trent’anni dalla mancata attuazione del Piano Programma, sembrano ormai maturi i tempi per una riflessione culturale più distaccata e meno influenzata dalle contingenze di carattere politico-ideologico che hanno condizionato le ultime scelte pianificatorie sulla città di Palermo. Nella controversa vicenda che vide quale protagonista il Piano Programma per il centro storico di Palermo, l’acquisizione della capacità di “vedere” la città per comprendere come essa è fatta al fine della sua modificazione, si pone come un passaggio centrale e necessario per un corretto approccio alle ipotesi di pianificazione. Il presente saggio, proprio a partire dalla natura della predetta capacità di “visione”, sviluppa un ragionamento sulle differenze d’impostazione tra due piani con l'intento di verificare criticità e potenzialità, e la loro capacità di orientare, in maniera proficua, le intenzioni e le azioni tese al recupero delle condizioni fisiche e sociali di quella parte di città che custodisce l’essenza più intima dell’intero sistema urbano.

Palazzotto, E. (2014). Imparare a vedere la città. Palermo tra Piano Programma e P.P.E.. In C. Ajroldi (a cura di), La ricerca sui centri storici. Giuseppe Samonà e il Piano Programma per Palermo (pp. 113-149). Roma -- ITA : Aracne.

Imparare a vedere la città. Palermo tra Piano Programma e P.P.E.

PALAZZOTTO, Emanuele
2014-01-01

Abstract

A più di trent’anni dalla mancata attuazione del Piano Programma, sembrano ormai maturi i tempi per una riflessione culturale più distaccata e meno influenzata dalle contingenze di carattere politico-ideologico che hanno condizionato le ultime scelte pianificatorie sulla città di Palermo. Nella controversa vicenda che vide quale protagonista il Piano Programma per il centro storico di Palermo, l’acquisizione della capacità di “vedere” la città per comprendere come essa è fatta al fine della sua modificazione, si pone come un passaggio centrale e necessario per un corretto approccio alle ipotesi di pianificazione. Il presente saggio, proprio a partire dalla natura della predetta capacità di “visione”, sviluppa un ragionamento sulle differenze d’impostazione tra due piani con l'intento di verificare criticità e potenzialità, e la loro capacità di orientare, in maniera proficua, le intenzioni e le azioni tese al recupero delle condizioni fisiche e sociali di quella parte di città che custodisce l’essenza più intima dell’intero sistema urbano.
2014
Settore ICAR/14 - Composizione Architettonica E Urbana
Palazzotto, E. (2014). Imparare a vedere la città. Palermo tra Piano Programma e P.P.E.. In C. Ajroldi (a cura di), La ricerca sui centri storici. Giuseppe Samonà e il Piano Programma per Palermo (pp. 113-149). Roma -- ITA : Aracne.
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