Il centro siculo ellenizzato di Centuripe, nella Sicilia centro-orientale, è noto nella letteratura archeologica per l’abbondanza di rinvenimenti nelle necropoli di terrecotte e vasi figurati ellenistici che attestano un’elaborazione peculiare di temi musicali e orchestici da parte dell’artigianato locale. La circostanza del recupero dei manufatti, in molti casi, nel corso di scavi clandestini che hanno distrutto i contesti originari, e la lacunosità dei dati editi non hanno favorito sinora un’analisi adeguata del ruolo e delle valenze delle iconografie adottate, e ancor meno del significato della musica e della danza al loro interno. A seguito della recente edizione delle terrecotte dagli scavi condotti da Paolo Orsi a inizio ‘900 nelle necropoli (Musumeci 2010) e dell’esame sistematico dei “vasi di Centuripe” (Portale 2011), è ora possibile riconsiderare in prospettiva contestuale e integrata i caratteri dell’iconografia funeraria formulata nella città, delucidandone le fonti di ispirazione, le tangenze con altre esperienze artigianali e i nessi con il rituale.Il centro siculo ellenizzato di Centuripe, nella Sicilia centro-orientale, è noto nella letteratura archeologica per l’abbondanza di rinvenimenti nelle necropoli di terrecotte e vasi figurati ellenistici che attestano un’elaborazione peculiare di temi musicali e orchestici da parte dell’artigianato locale. La circostanza del recupero dei manufatti, in molti casi, nel corso di scavi clandestini che hanno distrutto i contesti originari, e la lacunosità dei dati editi non hanno favorito sinora un’analisi adeguata del ruolo e delle valenze delle iconografie adottate, e ancor meno del significato della musica e della danza al loro interno. A seguito della recente edizione delle terrecotte dagli scavi condotti da Paolo Orsi a inizio ‘900 nelle necropoli (Musumeci 2010) e dell’esame sistematico dei “vasi di Centuripe” (Portale 2011), è ora possibile riconsiderare in prospettiva contestuale e integrata i caratteri dell’iconografia funeraria formulata nella città, delucidandone le fonti di ispirazione, le tangenze con altre esperienze artigianali e i nessi con il rituale.
Portale, E.C. (2014). Musica e danza nell’iconografia funeraria centuripina. In A. Bellia (a cura di), Musica, culti e riti nell'Occidente greco (pp. 287-303). Pisa-Roma : Fabrizio Serra Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali.
Musica e danza nell’iconografia funeraria centuripina
PORTALE, Elisa Chiara
2014-01-01
Abstract
Il centro siculo ellenizzato di Centuripe, nella Sicilia centro-orientale, è noto nella letteratura archeologica per l’abbondanza di rinvenimenti nelle necropoli di terrecotte e vasi figurati ellenistici che attestano un’elaborazione peculiare di temi musicali e orchestici da parte dell’artigianato locale. La circostanza del recupero dei manufatti, in molti casi, nel corso di scavi clandestini che hanno distrutto i contesti originari, e la lacunosità dei dati editi non hanno favorito sinora un’analisi adeguata del ruolo e delle valenze delle iconografie adottate, e ancor meno del significato della musica e della danza al loro interno. A seguito della recente edizione delle terrecotte dagli scavi condotti da Paolo Orsi a inizio ‘900 nelle necropoli (Musumeci 2010) e dell’esame sistematico dei “vasi di Centuripe” (Portale 2011), è ora possibile riconsiderare in prospettiva contestuale e integrata i caratteri dell’iconografia funeraria formulata nella città, delucidandone le fonti di ispirazione, le tangenze con altre esperienze artigianali e i nessi con il rituale.Il centro siculo ellenizzato di Centuripe, nella Sicilia centro-orientale, è noto nella letteratura archeologica per l’abbondanza di rinvenimenti nelle necropoli di terrecotte e vasi figurati ellenistici che attestano un’elaborazione peculiare di temi musicali e orchestici da parte dell’artigianato locale. La circostanza del recupero dei manufatti, in molti casi, nel corso di scavi clandestini che hanno distrutto i contesti originari, e la lacunosità dei dati editi non hanno favorito sinora un’analisi adeguata del ruolo e delle valenze delle iconografie adottate, e ancor meno del significato della musica e della danza al loro interno. A seguito della recente edizione delle terrecotte dagli scavi condotti da Paolo Orsi a inizio ‘900 nelle necropoli (Musumeci 2010) e dell’esame sistematico dei “vasi di Centuripe” (Portale 2011), è ora possibile riconsiderare in prospettiva contestuale e integrata i caratteri dell’iconografia funeraria formulata nella città, delucidandone le fonti di ispirazione, le tangenze con altre esperienze artigianali e i nessi con il rituale.File | Dimensione | Formato | |
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