Nel 1305 Francesco di Todi, beneficiario del locum e del fortilizio Muxaro, li cede a Giovanni Chiaromonte il Vecchio. Attorno al fortilizio si sviluppa un agglomerato urbano in cui si distinguono la terra di Muxaro e il casale di Sant’Angelo. Dopo la decapitazione di Andrea Chiaromonte la terra e il castello di Muxaro vengono assegnati a Guglielmo Raimondo Moncada. In seguito alla ribellione del Moncada, nel 1398 passano a Filippo de Marinis, insignito del titolo di barone. Nel 1507 Ferdinando II d’Aragona concede a Giosuè de Marinis la licenza di ripopolare il feudo.
Sardina, P. (2013). Sant'Angelo Muxaro. In A. Casamento (a cura di), Atlante delle città fondate in ITalia dal tardo medioevo al Novecento. Parte prima: Italia centro-meridionale e insulare. Inventario e repertori documentari. Roma : Kappa.
Sant'Angelo Muxaro
SARDINA, Patrizia
2013-01-01
Abstract
Nel 1305 Francesco di Todi, beneficiario del locum e del fortilizio Muxaro, li cede a Giovanni Chiaromonte il Vecchio. Attorno al fortilizio si sviluppa un agglomerato urbano in cui si distinguono la terra di Muxaro e il casale di Sant’Angelo. Dopo la decapitazione di Andrea Chiaromonte la terra e il castello di Muxaro vengono assegnati a Guglielmo Raimondo Moncada. In seguito alla ribellione del Moncada, nel 1398 passano a Filippo de Marinis, insignito del titolo di barone. Nel 1507 Ferdinando II d’Aragona concede a Giosuè de Marinis la licenza di ripopolare il feudo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.