Gli elementi non-strutturali risultano assai più vulnerabili al sisma delle strutture, così come reso evidente dai terremoti che nell’ultimo decennio hanno colpito il nostro paese. Il danneggiamento di tali elementi, oltre a mettere a serio rischio la sicurezza degli edifici, e dunque l’incolumità, spesso rende diseconomici, disagevoli o addirittura impraticabili gli interventi di riparazione degli edifici. Ciò anche quando questi sono a struttura intelaiata e progettati e realizzati con criteri antisismici e le strutture non hanno subito danni di rilievo. D’altronde il comportamento sismico degli elementi non strutturali è stato lungamente trascurato e dall’analisi dello stato dell’arte in Italia e nel mondo è emersa la carenza di strumenti e procedure per una lettura dei danni subiti da questi elementi e delle conseguenze derivate. Il contributo riporta in sintesi gli esiti del lavoro di ricerca condotto nel corso del Dottorato in Recupero Edilizio ed Ambientale. In particolare illustra il percorso di analisi post-danno proposto e lo strumento di lavoro messo appunto, ovvero una scheda per la raccolta di dati oggettivi e l’analisi degli stessi, nonché gli esiti derivanti dalla verifica della metodologia proposta su alcune categorie di elementi non strutturali caratterizzanti edifici a struttura intelaiata.
Mormino, L. (2010). Criteri per l’analisi post-danno – Criteria for post-damage analysis.. In Nonstructural seismic prevention and rehabilitation (pp. 137-148). Roma : Aracne Editrice.
Criteri per l’analisi post-danno – Criteria for post-damage analysis.
MORMINO, Lidia
2010-01-01
Abstract
Gli elementi non-strutturali risultano assai più vulnerabili al sisma delle strutture, così come reso evidente dai terremoti che nell’ultimo decennio hanno colpito il nostro paese. Il danneggiamento di tali elementi, oltre a mettere a serio rischio la sicurezza degli edifici, e dunque l’incolumità, spesso rende diseconomici, disagevoli o addirittura impraticabili gli interventi di riparazione degli edifici. Ciò anche quando questi sono a struttura intelaiata e progettati e realizzati con criteri antisismici e le strutture non hanno subito danni di rilievo. D’altronde il comportamento sismico degli elementi non strutturali è stato lungamente trascurato e dall’analisi dello stato dell’arte in Italia e nel mondo è emersa la carenza di strumenti e procedure per una lettura dei danni subiti da questi elementi e delle conseguenze derivate. Il contributo riporta in sintesi gli esiti del lavoro di ricerca condotto nel corso del Dottorato in Recupero Edilizio ed Ambientale. In particolare illustra il percorso di analisi post-danno proposto e lo strumento di lavoro messo appunto, ovvero una scheda per la raccolta di dati oggettivi e l’analisi degli stessi, nonché gli esiti derivanti dalla verifica della metodologia proposta su alcune categorie di elementi non strutturali caratterizzanti edifici a struttura intelaiata.File | Dimensione | Formato | |
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