Il modello di sviluppo dopato entro cui abbiamo vissuto consolati dalle sue aporie ha prodotto una costante erosione di risorse urbane, di cui quella del suolo è solo una sineddoche, sebbene la più evidente. Abbiamo consumato soprattutto le strutture identitarie dei palinsesti culturali e le trame vegetali delle città, abbiamo anestetizzato metabolismi vitali e interrotto i cicli delle acque, dei rifiuti e della mobilità rendendoli inefficaci. Abbiamo eroso la capacità dell'urbano di intrattenere una relazione osmotica con il rurale, abbiamo sedato la capacità produttiva e generativa delle manifatture, così come abbiamo dimenticato il valore rigenerativo della manutenzione edilizia. La crisi ci chiede il coraggio di una metamorfosi, un mutamento strutturale in cui le città siano chiamate a riattivare i propri capitali territoriali guidate da una urbanistica in grado di garantire nuove forme di convergenza tra sostenibilità culturale, economica, ambientale e sociale non solo attraverso l’adozione di rinnovate visioni di futuro, non solo attraverso l’uso di nuovi paradigmi ma soprattutto attraverso l’efficacia delle decisioni e la qualità dei progetti. All'urbanistica viene chiesta l'assunzione di responsabilità di rigenerare le proprie condizioni di esistenza e ruolo, nonché di riconsiderare il suo stesso nucleo epistemologico.

Carta, M. (2014). Re-cycle: molecolare/sistemico. In S. MARINI, S.C. ROSELLI (a cura di), RE-CYCLE OP_POSITIONS II (pp. 13-17). Roma : Aracne.

Re-cycle: molecolare/sistemico

CARTA, Maurizio
2014-01-01

Abstract

Il modello di sviluppo dopato entro cui abbiamo vissuto consolati dalle sue aporie ha prodotto una costante erosione di risorse urbane, di cui quella del suolo è solo una sineddoche, sebbene la più evidente. Abbiamo consumato soprattutto le strutture identitarie dei palinsesti culturali e le trame vegetali delle città, abbiamo anestetizzato metabolismi vitali e interrotto i cicli delle acque, dei rifiuti e della mobilità rendendoli inefficaci. Abbiamo eroso la capacità dell'urbano di intrattenere una relazione osmotica con il rurale, abbiamo sedato la capacità produttiva e generativa delle manifatture, così come abbiamo dimenticato il valore rigenerativo della manutenzione edilizia. La crisi ci chiede il coraggio di una metamorfosi, un mutamento strutturale in cui le città siano chiamate a riattivare i propri capitali territoriali guidate da una urbanistica in grado di garantire nuove forme di convergenza tra sostenibilità culturale, economica, ambientale e sociale non solo attraverso l’adozione di rinnovate visioni di futuro, non solo attraverso l’uso di nuovi paradigmi ma soprattutto attraverso l’efficacia delle decisioni e la qualità dei progetti. All'urbanistica viene chiesta l'assunzione di responsabilità di rigenerare le proprie condizioni di esistenza e ruolo, nonché di riconsiderare il suo stesso nucleo epistemologico.
2014
Carta, M. (2014). Re-cycle: molecolare/sistemico. In S. MARINI, S.C. ROSELLI (a cura di), RE-CYCLE OP_POSITIONS II (pp. 13-17). Roma : Aracne.
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