Nel 1895 Aby Warburg decide di affiancare allo ricerca teorica l’osservazione antropologica sul campo, facendo esperienza diretta di usi, riti e costumi degli indiani Hopi. Lo studioso amburghese documenta meticolosamente il suo viaggio portando con sé una Box Camera Kodak, uno dei primi apparecchi prodotti dalla casa. All’interno di una visione del sapere unitario, spazio di dialogo e integrazione tra metodi e discipline differenti, la scelta del mezzo espressivo diventa un modo per esplorarne e sperimentarne le potenzialità peculiari. L’interesse per la tecnica si sposa con una concezione estetica non formalistica, secondo la quale l’arte coincide con una necessità biologica specificatamente umana. Essa è un vero e proprio dispositivo di orientamento spazio/temporale, fulcro pulsante della polarità simbolica che oscilla tra Nachleben e Pathosformel. I caratteri dell’immagine divengono in questo senso strumento capace di dare forma ed espressione alla vitalità dell’uomo e al suo sviluppo storico.
Nicastro C (2012). La forma del "Denkraum": tecnica e rappresentazione nella conferenza di Kreuzlingen. In Russo L (a cura di), Estetica e morfologia. Un progetto di ricerca (pp. 45-50). Palermo : Aesthetica.
La forma del "Denkraum": tecnica e rappresentazione nella conferenza di Kreuzlingen
NICASTRO, Clio
2012-01-01
Abstract
Nel 1895 Aby Warburg decide di affiancare allo ricerca teorica l’osservazione antropologica sul campo, facendo esperienza diretta di usi, riti e costumi degli indiani Hopi. Lo studioso amburghese documenta meticolosamente il suo viaggio portando con sé una Box Camera Kodak, uno dei primi apparecchi prodotti dalla casa. All’interno di una visione del sapere unitario, spazio di dialogo e integrazione tra metodi e discipline differenti, la scelta del mezzo espressivo diventa un modo per esplorarne e sperimentarne le potenzialità peculiari. L’interesse per la tecnica si sposa con una concezione estetica non formalistica, secondo la quale l’arte coincide con una necessità biologica specificatamente umana. Essa è un vero e proprio dispositivo di orientamento spazio/temporale, fulcro pulsante della polarità simbolica che oscilla tra Nachleben e Pathosformel. I caratteri dell’immagine divengono in questo senso strumento capace di dare forma ed espressione alla vitalità dell’uomo e al suo sviluppo storico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.