Finito il postmoderno è venuto il tempo dei “bilanci”. Dai molti già licenziati (Ferroni, Luperini, Donnarumma, Spinazzola, Calabrese, Wu Ming) sembrerebbe che sia rimasto ben poco da segnare all’attivo. Alla luce di queste disamine, che forse lasciano inevase troppe questioni, è invece possibile rileggere come narrazioni autobiografiche alcuni saggi critici sulla questione, e i loro assunti (soprattutto quelli degli studiosi della generazione degli anni Quaranta) e come testi teorici alcuni romanzi-campione tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta.
Di Gesu', M. (2013). Il bilancio in passivo del postmoderno italiano. In A.M. Binet, M. Bovo Romoeuf (a cura di), Le devenir postmoderne. La sensibilité postmoderne dans les littératures italienne et portugaise (pp. 79-94). Bruxelles : Peter Lang.
Il bilancio in passivo del postmoderno italiano
DI GESU', Matteo
2013-01-01
Abstract
Finito il postmoderno è venuto il tempo dei “bilanci”. Dai molti già licenziati (Ferroni, Luperini, Donnarumma, Spinazzola, Calabrese, Wu Ming) sembrerebbe che sia rimasto ben poco da segnare all’attivo. Alla luce di queste disamine, che forse lasciano inevase troppe questioni, è invece possibile rileggere come narrazioni autobiografiche alcuni saggi critici sulla questione, e i loro assunti (soprattutto quelli degli studiosi della generazione degli anni Quaranta) e come testi teorici alcuni romanzi-campione tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta.File | Dimensione | Formato | |
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