Nel processo penale irrompe una nuova logica: quella della «relazione diadica tra ‘aggressore e aggredito’», che sembrerebbe «‘l’orizzonte di senso’ del rito innanzi al giudice di pace per i reati perseguibili a querela, contribuendo, così, a scolpire un nuovo modello di ‘giustizia sociale’, il cui paradigma connotativo è la mediazione, vero quid novi visibile in filigrana nella struttura del d.lgs. n. 274/2000». Tuttavia non pochi sono i chiaroscuri del nuovo congegno che l'Autrice mette in risalto.
SCACCIANOCE, C. (2010). Chiaroscuri della mediazione penale nel 'rito di pace'. LA GIUSTIZIA PENALE, La Giustizia Penale Ottobre 2010(Ottobre, parte II), 599-608.
Chiaroscuri della mediazione penale nel 'rito di pace'
SCACCIANOCE, Caterina
2010-01-01
Abstract
Nel processo penale irrompe una nuova logica: quella della «relazione diadica tra ‘aggressore e aggredito’», che sembrerebbe «‘l’orizzonte di senso’ del rito innanzi al giudice di pace per i reati perseguibili a querela, contribuendo, così, a scolpire un nuovo modello di ‘giustizia sociale’, il cui paradigma connotativo è la mediazione, vero quid novi visibile in filigrana nella struttura del d.lgs. n. 274/2000». Tuttavia non pochi sono i chiaroscuri del nuovo congegno che l'Autrice mette in risalto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
La Giustizia penale.2010 III (545-608).pdf
Solo gestori archvio
Dimensione
684.74 kB
Formato
Adobe PDF
|
684.74 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.