Il costante aumento della popolazione delle grandi città, ha indotto i comuni a reperire, spesso in maniera più o meno disordinata, nuove aree edificabili destinate, soprattutto, ad edilizia residenziale. Tale attività ha soventemente portato ad inglobare, all’interno delle città, particolari strutture come ad esempio, carceri, mercati ortofrutticoli, mercati ittici, agglomerati industriali, ecc. Nello specifico, le attività industriali, in seguito ad oculate pianificazioni, hanno spesso abbandonato gli antichi siti, per trasferirsi in aree industriali moderne e idoneamente attrezzate. La memoria, prendendo in esame le “Officine Ducrot”, realizzate alla fine dei XIX secolo a Palermo, vuole evidenziare come una corretta azione “politica” sul patrimonio di archeologia industriale, può rifunzionalizzare i siti rendendoli fruibili, consentendone una riappropriazione da parte della società e, al contempo, fare in modo che possano divenire fonte di sviluppo culturale ed economico del territorio stesso. Per raggiungere questo scopo occorre porsi l’obiettivo di offrire strutture, percorsi e attrezzature che ne consentano la piena godibilità a tutti, nel rispetto del contesto

Di Natale, E., Lanzarone, F. (2013). Recupero delle ex Officine Ducrot, oggi Cantieri culturali alla Zisa a Palermo. In 1° Biennale del Restauro Architettonico e Urbano- BRAU 1 (pp.220-226). Orvieto : CICOP Italia.

Recupero delle ex Officine Ducrot, oggi Cantieri culturali alla Zisa a Palermo

DI NATALE, Ernesto;
2013-01-01

Abstract

Il costante aumento della popolazione delle grandi città, ha indotto i comuni a reperire, spesso in maniera più o meno disordinata, nuove aree edificabili destinate, soprattutto, ad edilizia residenziale. Tale attività ha soventemente portato ad inglobare, all’interno delle città, particolari strutture come ad esempio, carceri, mercati ortofrutticoli, mercati ittici, agglomerati industriali, ecc. Nello specifico, le attività industriali, in seguito ad oculate pianificazioni, hanno spesso abbandonato gli antichi siti, per trasferirsi in aree industriali moderne e idoneamente attrezzate. La memoria, prendendo in esame le “Officine Ducrot”, realizzate alla fine dei XIX secolo a Palermo, vuole evidenziare come una corretta azione “politica” sul patrimonio di archeologia industriale, può rifunzionalizzare i siti rendendoli fruibili, consentendone una riappropriazione da parte della società e, al contempo, fare in modo che possano divenire fonte di sviluppo culturale ed economico del territorio stesso. Per raggiungere questo scopo occorre porsi l’obiettivo di offrire strutture, percorsi e attrezzature che ne consentano la piena godibilità a tutti, nel rispetto del contesto
Settore ICAR/12 - Tecnologia Dell'Architettura
2013
Biennale del Restauro Architettonico e Urbano- BRAU 1
Orvieto- Firenze
15-30 Ottobre 2011
2011
2013
7
Di Natale, E., Lanzarone, F. (2013). Recupero delle ex Officine Ducrot, oggi Cantieri culturali alla Zisa a Palermo. In 1° Biennale del Restauro Architettonico e Urbano- BRAU 1 (pp.220-226). Orvieto : CICOP Italia.
Proceedings (atti dei congressi)
Di Natale, E;Lanzarone, F
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Paper con foto, Di Natale E. - Lanzarone F. (Tema C Area 3.3).pdf

accesso aperto

Descrizione: Memoria
Dimensione 291.8 kB
Formato Adobe PDF
291.8 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/92126
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact