Le famiglie di soggetti autistici, le giovani donne affette da disturbi del comportamento alimentare, gli alcolisti, i tossicodipendenti, i giovani a rischio devianza dei quartieri degradati e coloro che usufruiscono delle misure alternative alla detenzione sono alcune degli attori che, venendo a far parte di nuovi aggregati identitari, mappano i contesti locali in spazi simbolici, in localitè, società urbane incomplete che rinviano a nuove questioni sociali e a differenti derive cui il welfare locale cerca di rispondere. Nel tentativo di esplicitare il groviglio fra solidarietà e povertà, capitalizzazione dei legami e inadeguatezza della rete, progettualità sociale e limiti organizzativi, questo volume prende in esame i meccanismi di azione pubblici e privati che ineriscono al particolare contesto della provincia di Trapani, caratterizzato da peculiari vincoli strutturali di arretratezza economica, ma anche di peculiari strumenti giuridici e istituzionali e, soprattutto, di risorse valoriali, cognitive e motivazionali, che ne fanno una realtà laboratoriale in evoluzione. Esso rappresenta un microcosmo esperienziale sul quale poco è stato detto e, quindi, un “caso empirico” particolarmente utile per l’identificazione degli elementi che ne fanno un contesto sovrapponibile a tante altre città del Sud, ma anche un “mondo della vita” in cui sopravvivono “tracce di comunità” nella valorizzazione dei rapporti familiari e parentali e nelle relazioni di vicinato, che consentono la capitalizzazione delle risorse sociali e delle buone prassi. Questo volume presenta alcuni case study che descrivono una realtà territoriale di confine nella sua complessa trama di minorità che si sovrappongono, ma anche di meccanismi di intervento, di aiuto-aiuto e di regolazione socio-assistenziale che forniscono quei servizi alla persona la cui specificità sta innanzitutto nel riconoscimento dell’Altro.
BARTHOLINI I (2008). Introduzione (1. Perché osservare la vita urbana di un territorio liminare, 2. Localité e governance, 3. Disagi e devianze nell'"ultima Provincia", 4. Limiti e prospettive di sviluppo sociale nel trapanese). In BARTHOLINI I. A CURA DI (a cura di), Trapani, l'ultima Provincia? Disagio sociale, devianze e welfare locale (pp. 7-20). MILANO : FrancoAngeli.
Introduzione (1. Perché osservare la vita urbana di un territorio liminare, 2. Localité e governance, 3. Disagi e devianze nell'"ultima Provincia", 4. Limiti e prospettive di sviluppo sociale nel trapanese)
BARTHOLINI, Ignazia Maria
2008-01-01
Abstract
Le famiglie di soggetti autistici, le giovani donne affette da disturbi del comportamento alimentare, gli alcolisti, i tossicodipendenti, i giovani a rischio devianza dei quartieri degradati e coloro che usufruiscono delle misure alternative alla detenzione sono alcune degli attori che, venendo a far parte di nuovi aggregati identitari, mappano i contesti locali in spazi simbolici, in localitè, società urbane incomplete che rinviano a nuove questioni sociali e a differenti derive cui il welfare locale cerca di rispondere. Nel tentativo di esplicitare il groviglio fra solidarietà e povertà, capitalizzazione dei legami e inadeguatezza della rete, progettualità sociale e limiti organizzativi, questo volume prende in esame i meccanismi di azione pubblici e privati che ineriscono al particolare contesto della provincia di Trapani, caratterizzato da peculiari vincoli strutturali di arretratezza economica, ma anche di peculiari strumenti giuridici e istituzionali e, soprattutto, di risorse valoriali, cognitive e motivazionali, che ne fanno una realtà laboratoriale in evoluzione. Esso rappresenta un microcosmo esperienziale sul quale poco è stato detto e, quindi, un “caso empirico” particolarmente utile per l’identificazione degli elementi che ne fanno un contesto sovrapponibile a tante altre città del Sud, ma anche un “mondo della vita” in cui sopravvivono “tracce di comunità” nella valorizzazione dei rapporti familiari e parentali e nelle relazioni di vicinato, che consentono la capitalizzazione delle risorse sociali e delle buone prassi. Questo volume presenta alcuni case study che descrivono una realtà territoriale di confine nella sua complessa trama di minorità che si sovrappongono, ma anche di meccanismi di intervento, di aiuto-aiuto e di regolazione socio-assistenziale che forniscono quei servizi alla persona la cui specificità sta innanzitutto nel riconoscimento dell’Altro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.