Questo lavoro tratta della valutazione di un programma di incentivi per lo sviluppo locale attuato nel sud dell’Italia durante l’ultimo decennio. Nel panorama degli strumenti di policy aventi l’obiettivo di ridurre le disparità territoriali e di promuovere lo sviluppo locale, i Progetti Integrati Territoriali (PIT) hanno rappresentato una peculiare modalità operativa di attuazione dei Programmi Operativi Regionali. Le risorse stanziate per ogni PIT potevano essere destinate a tre tipologie di intervento quali le infrastrutture, i regimi di aiuto e le azioni pubbliche. Di conseguenza sono possibili diversi approcci valutativi, a seconda degli obiettivi perseguiti da parte del valutatore. Attraverso un’analisi empirica sulle risorse destinate ai regimi di aiuto, con riferimento alla Sicilia, questo lavoro analizza, a livello di impresa, l’eventuale differente performance dei beneficiari dei regimi di aiuto previsti dai PIT, rispetto ai non beneficiari. L’analisi empirica è divisa in due parti: nella prima parte viene preso in considerazione un sottoinsieme di imprese destinatario degli aiuti durante il periodo 2003-2007, e viene effettuata un’analisi empirica che utilizza in modo congiunto le metodologie basate sul propensity score matching ed un approccio difference-in-differences. I risultati mostrano, in generale, un impatto positivo del programma, almeno con riferimento all’occupazione ed ai ricavi delle vendite. Nella seconda parte dell’analisi viene preso in considerazione un sottoinsieme di imprese che in un primo tempo erano state selezionate quali beneficiarie dei regimi di aiuto, ma che successivamente non sono state finanziate. Mediante l’inclusione di tali imprese nell’analisi empirica, viene osservato come, almeno parzialmente, i risultati positivi ottenuti potrebbero non dipendere da un effettivo successo della politica in esame, ma potrebbero, almeno in parte, essere una conseguenza degli effetti distorsivi del processo di selezione dei beneficiari. I risultati devono in ogni caso essere inseriti in un contesto più generale che guardi in maniera integrata agli effetti dei diversi interventi previsti nell’ambito della progettazione integrata territoriale.
Cusimano, . (2014). La valutazione ex-post dei progetti integrati territoriali: un’analisi econometrica.
La valutazione ex-post dei progetti integrati territoriali: un’analisi econometrica
CUSIMANO, Alessandro
2014-02-20
Abstract
Questo lavoro tratta della valutazione di un programma di incentivi per lo sviluppo locale attuato nel sud dell’Italia durante l’ultimo decennio. Nel panorama degli strumenti di policy aventi l’obiettivo di ridurre le disparità territoriali e di promuovere lo sviluppo locale, i Progetti Integrati Territoriali (PIT) hanno rappresentato una peculiare modalità operativa di attuazione dei Programmi Operativi Regionali. Le risorse stanziate per ogni PIT potevano essere destinate a tre tipologie di intervento quali le infrastrutture, i regimi di aiuto e le azioni pubbliche. Di conseguenza sono possibili diversi approcci valutativi, a seconda degli obiettivi perseguiti da parte del valutatore. Attraverso un’analisi empirica sulle risorse destinate ai regimi di aiuto, con riferimento alla Sicilia, questo lavoro analizza, a livello di impresa, l’eventuale differente performance dei beneficiari dei regimi di aiuto previsti dai PIT, rispetto ai non beneficiari. L’analisi empirica è divisa in due parti: nella prima parte viene preso in considerazione un sottoinsieme di imprese destinatario degli aiuti durante il periodo 2003-2007, e viene effettuata un’analisi empirica che utilizza in modo congiunto le metodologie basate sul propensity score matching ed un approccio difference-in-differences. I risultati mostrano, in generale, un impatto positivo del programma, almeno con riferimento all’occupazione ed ai ricavi delle vendite. Nella seconda parte dell’analisi viene preso in considerazione un sottoinsieme di imprese che in un primo tempo erano state selezionate quali beneficiarie dei regimi di aiuto, ma che successivamente non sono state finanziate. Mediante l’inclusione di tali imprese nell’analisi empirica, viene osservato come, almeno parzialmente, i risultati positivi ottenuti potrebbero non dipendere da un effettivo successo della politica in esame, ma potrebbero, almeno in parte, essere una conseguenza degli effetti distorsivi del processo di selezione dei beneficiari. I risultati devono in ogni caso essere inseriti in un contesto più generale che guardi in maniera integrata agli effetti dei diversi interventi previsti nell’ambito della progettazione integrata territoriale.File | Dimensione | Formato | |
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