L’importanza economica dell’attività di estrazione e lavorazione dei materiali lapidei di pregio, ha segnatamente marcato lo sviluppo territoriale di aree della regione Sicilia concentrate per lo più nelle due province di Trapani e Catania. Alla elevata quantità estratta non ha corrisposto però una adeguata strategia di pianificazione per la salvaguardia ambientale specificatamente connessa ai materiali inerti da impiegare nel settore delle costruzioni. Infatti, sebbene l’estrazione dei materiali lapidei di pregio genera quantità di materie residuali per lo più non utilizzate pari a circa il 70-80 % del totale estratto, ancora oggi vengono coltivate cave di inerti per l’impiego nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni in genere. Da ciò nasce la necessità di impiegare i materiali inerti residuali già disponibili in sostituzione di aggregati naturali provenienti da cave di deposito e prestito, coniugando il duplica obiettivo di ridurre il depauperamento ambientale dovuto all’utilizzo di risorse naturali non rinnovabili e nel contempo di incentivare l’attività industriale connessa ai materiali lapidei di pregio. Il presente studio, oltre a valutare l’adeguatezza del materiale residuale per il suo impiego nella costruzione delle infrastrutture viarie (strade, ferrovie, aeroporti), ha inteso approfondire l’analisi connessa alla domanda/offerta del materiale inerte residuale dal processo di estrazione e lavorazione dei marmi, individuando i bacini territoriali di riferimento entro i quali risulta conveniente il suo impiego in sostituzione dell’inerte naturale da cave di deposito e prestito.
CORRIERE F, DI VINCENZO D, GIUFFRE' T, TICALI D (2007). Riciclaggio resodui del marmo - L'uso del "ravaneto" nelle costruzioni stradali. LE STRADE, 9- Settembre 2007, 148-156.
Riciclaggio resodui del marmo - L'uso del "ravaneto" nelle costruzioni stradali
CORRIERE, Ferdinando;DI VINCENZO, Dario;GIUFFRE', Tullio;TICALI, Dario
2007-01-01
Abstract
L’importanza economica dell’attività di estrazione e lavorazione dei materiali lapidei di pregio, ha segnatamente marcato lo sviluppo territoriale di aree della regione Sicilia concentrate per lo più nelle due province di Trapani e Catania. Alla elevata quantità estratta non ha corrisposto però una adeguata strategia di pianificazione per la salvaguardia ambientale specificatamente connessa ai materiali inerti da impiegare nel settore delle costruzioni. Infatti, sebbene l’estrazione dei materiali lapidei di pregio genera quantità di materie residuali per lo più non utilizzate pari a circa il 70-80 % del totale estratto, ancora oggi vengono coltivate cave di inerti per l’impiego nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni in genere. Da ciò nasce la necessità di impiegare i materiali inerti residuali già disponibili in sostituzione di aggregati naturali provenienti da cave di deposito e prestito, coniugando il duplica obiettivo di ridurre il depauperamento ambientale dovuto all’utilizzo di risorse naturali non rinnovabili e nel contempo di incentivare l’attività industriale connessa ai materiali lapidei di pregio. Il presente studio, oltre a valutare l’adeguatezza del materiale residuale per il suo impiego nella costruzione delle infrastrutture viarie (strade, ferrovie, aeroporti), ha inteso approfondire l’analisi connessa alla domanda/offerta del materiale inerte residuale dal processo di estrazione e lavorazione dei marmi, individuando i bacini territoriali di riferimento entro i quali risulta conveniente il suo impiego in sostituzione dell’inerte naturale da cave di deposito e prestito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.