Il lavoro analizza il percorso di armonizzazione delle incriminazioni in materia di organizzazione criminale nei Paesi dell'Unione Europea. L'impegno ormai risalente degli organi dell'Unione nel contrasto alla criminalità organizzata, come tipica manifestazione di criminalità transnazionale, si è dovuto confrontare con una varietà di risposte nazionali, indicando alcuni modelli comuni da adottare nei singoli ordinamenti per consentire una migliore azione di contrasto. Nonostante le perduranti differenze nelle soluzioni nazionali in materia, lo studio mette in evidenza che gli interventi europei hanno comunque prodotto una serie di modifiche normative in numerosi ordinamenti nazionali degli Stati membri. Se ne ricava la possibilità di considerare l'impegno di armonizzazione non come un risultato acquisito, ma come un processo in corso e la conseguente sua natura di principio del diritto europeo in materia penale (piuttosto che di regola da valutare come adempiuta o meno in modo assoluto).
Militello, V. (2013). I nuovi modelli di incriminazione delle organizzazioni criminali all'interno dell'Unione Europea. In A. Bargi (a cura di), Il doppio binario nell'accertamento dei fatti di mafia (pp. 23-56). Torino : G. Giappichelli.
I nuovi modelli di incriminazione delle organizzazioni criminali all'interno dell'Unione Europea
MILITELLO, Vincenzo
2013-01-01
Abstract
Il lavoro analizza il percorso di armonizzazione delle incriminazioni in materia di organizzazione criminale nei Paesi dell'Unione Europea. L'impegno ormai risalente degli organi dell'Unione nel contrasto alla criminalità organizzata, come tipica manifestazione di criminalità transnazionale, si è dovuto confrontare con una varietà di risposte nazionali, indicando alcuni modelli comuni da adottare nei singoli ordinamenti per consentire una migliore azione di contrasto. Nonostante le perduranti differenze nelle soluzioni nazionali in materia, lo studio mette in evidenza che gli interventi europei hanno comunque prodotto una serie di modifiche normative in numerosi ordinamenti nazionali degli Stati membri. Se ne ricava la possibilità di considerare l'impegno di armonizzazione non come un risultato acquisito, ma come un processo in corso e la conseguente sua natura di principio del diritto europeo in materia penale (piuttosto che di regola da valutare come adempiuta o meno in modo assoluto).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.