La distinzione tra spazio pubblico e ad uso pubblico porta gli Amministratori a ‘subire’ l’edificazione di grandi centri commerciali, come nel caso in esame, invece di focalizzare altrimenti le energie per il miglioramento della qualità di vita degli abitanti. Innescare un meccanismo di rilancio economico diventa uno dei tanti ‘alibi’ per costruire, per cementificare, per consumare suolo, per distruggere gli ultimi lembi di territorio agricolo, senza alcuna attenzione alle reali esigenze della comunità, senza alcuna programmazione urbanistica.
scavone, v. (2013). Arginare il consumo di suolo: centri commerciali e programmazione urbanistica. In F. Sbetti, F. Rossi, M. Talia, C. Trillo (a cura di), Il governo della città nella contemporaneità. La città come motore di sviluppo. (pp. 285-287). Roma : INU Edizioni.
Arginare il consumo di suolo: centri commerciali e programmazione urbanistica
SCAVONE, Valeria
2013-01-01
Abstract
La distinzione tra spazio pubblico e ad uso pubblico porta gli Amministratori a ‘subire’ l’edificazione di grandi centri commerciali, come nel caso in esame, invece di focalizzare altrimenti le energie per il miglioramento della qualità di vita degli abitanti. Innescare un meccanismo di rilancio economico diventa uno dei tanti ‘alibi’ per costruire, per cementificare, per consumare suolo, per distruggere gli ultimi lembi di territorio agricolo, senza alcuna attenzione alle reali esigenze della comunità, senza alcuna programmazione urbanistica.File | Dimensione | Formato | |
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