SCOPO DEL LAVORO: Lo scopo di questo lavoro è documentare un caso di Amnesia Globale Transitoria (Transient Global Amnesia, TGA) in un paziente emicranico di sesso maschile di 52 anni con anamnesi negativa per epilessia, disturbi psichiatrici, traumi ed abusi di sostanze. Saranno inoltre effettuati dei cenni sull’epidemiologia e i meccanismi fisiopatologici oggi più accreditati nella letteratura scientifica più recente di questa controversa sindrome neurologica. MATERIALI E METODI: Poco dopo un forte stress emotivo il paziente non ricordava cosa avesse fatto durante il giorno e ripeteva incessantemente le stesse domande a cui erano comunque state date più volte delle risposte dai colleghi presenti sul luogo di lavoro. L’esame obiettivo neurologico ha evidenziato un’amnesia anterograda e retrograda senza altri segni e sintomi neurologici di accompagnamento; l’elettroencefalogramma inoltre era negativo. Il caratteristico quadro clinico, risoltosi completamente entro 24 ore, ha fatto porre l’ipotesi diagnostica di TGA: sindrome neurologica benigna descritta per la prima volta da Bender e, successivamente, da Guyotat e Courjon. Dopo una prima valutazione in PS il paziente è stato sottoposto a TC dell’encefalo (Siemens SOMATOM Definition AS+ - 128 strati) e, successivamente, ad esame RM con apparecchiatura da 1,5T (GE Signa HDxt) mediante sequenze FSE, FLAIR, GRE e DWI effettuando anche una valutazione dopo somministrazione di mdc ev. RISULTATI: Lo studio TC e le sequenze convenzionali dello studio RM non hanno evidenziato alterazioni di rilievo ad eccezione di pochi esiti gliotici di pregressi microinsulti vascolari in sede giunzionale frontale e parietale bilaterale compatibili con la storia clinica del paziente. Nelle immagini pesate in diffusione si sono tuttavia apprezzati due millimetrici spot iperintensi in sede ippocampale destra di verosimile restrizione della diffusione delle molecole d’acqua. Il disturbo mnesico si è risolto nell’arco delle 24 ore successive e, ad un nuovo controllo RM effettuato a 2 settimane di distanza dall’episodio acuto, si è documentata la scomparsa di tali reperti. CONCLUSIONI: L’utilizzo di sequenze pesate in diffusione (Diffusion Weighted Imaging, DWI) specie utilizzando elevati valori di b (b=2000s/mm2) e spessori di acquisizione sottili (<5mm) ha consentito di dimostrare con chiarezza le lesioni reversibili tipiche dei casi di TGA.
Gagliardo, C., Barone, F., Bencivinni, F., La Tona, G., Midiri, M. (2013). LESIONI REVERSIBILI DELL’IPPOCAMPO IN UN CASO DI AMNESIA GLOBALE TRANSITORIA. In The Neuroradiology Journal.
LESIONI REVERSIBILI DELL’IPPOCAMPO IN UN CASO DI AMNESIA GLOBALE TRANSITORIA
GAGLIARDO, Cesare;BARONE, Fabio;LA TONA, Giuseppe;MIDIRI, Massimo
2013-01-01
Abstract
SCOPO DEL LAVORO: Lo scopo di questo lavoro è documentare un caso di Amnesia Globale Transitoria (Transient Global Amnesia, TGA) in un paziente emicranico di sesso maschile di 52 anni con anamnesi negativa per epilessia, disturbi psichiatrici, traumi ed abusi di sostanze. Saranno inoltre effettuati dei cenni sull’epidemiologia e i meccanismi fisiopatologici oggi più accreditati nella letteratura scientifica più recente di questa controversa sindrome neurologica. MATERIALI E METODI: Poco dopo un forte stress emotivo il paziente non ricordava cosa avesse fatto durante il giorno e ripeteva incessantemente le stesse domande a cui erano comunque state date più volte delle risposte dai colleghi presenti sul luogo di lavoro. L’esame obiettivo neurologico ha evidenziato un’amnesia anterograda e retrograda senza altri segni e sintomi neurologici di accompagnamento; l’elettroencefalogramma inoltre era negativo. Il caratteristico quadro clinico, risoltosi completamente entro 24 ore, ha fatto porre l’ipotesi diagnostica di TGA: sindrome neurologica benigna descritta per la prima volta da Bender e, successivamente, da Guyotat e Courjon. Dopo una prima valutazione in PS il paziente è stato sottoposto a TC dell’encefalo (Siemens SOMATOM Definition AS+ - 128 strati) e, successivamente, ad esame RM con apparecchiatura da 1,5T (GE Signa HDxt) mediante sequenze FSE, FLAIR, GRE e DWI effettuando anche una valutazione dopo somministrazione di mdc ev. RISULTATI: Lo studio TC e le sequenze convenzionali dello studio RM non hanno evidenziato alterazioni di rilievo ad eccezione di pochi esiti gliotici di pregressi microinsulti vascolari in sede giunzionale frontale e parietale bilaterale compatibili con la storia clinica del paziente. Nelle immagini pesate in diffusione si sono tuttavia apprezzati due millimetrici spot iperintensi in sede ippocampale destra di verosimile restrizione della diffusione delle molecole d’acqua. Il disturbo mnesico si è risolto nell’arco delle 24 ore successive e, ad un nuovo controllo RM effettuato a 2 settimane di distanza dall’episodio acuto, si è documentata la scomparsa di tali reperti. CONCLUSIONI: L’utilizzo di sequenze pesate in diffusione (Diffusion Weighted Imaging, DWI) specie utilizzando elevati valori di b (b=2000s/mm2) e spessori di acquisizione sottili (<5mm) ha consentito di dimostrare con chiarezza le lesioni reversibili tipiche dei casi di TGA.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.