Lo studio costituisce un capitolo di storia degli studi di filologia e cultura greca incentrata sull’analisi dell’opera di Diego Lanza. Si rintracciano all’interno di questa le parole chiave che costituiscono il senso del lavoro dello studioso (conflitto, contraddizione, tensioni, ideologie, mediazioni, istituzioni) improntato all’indagine di carattere sociologico e si mette in luce il rapporto di tale lavoro con il contesto politico e culturale degli anni in cui il pensiero di Lanza si è formato e sviluppato. L’approccio dello studioso, fortemente consapevole sul piano teorico, evita l’applicazione di un “metodo astratto” e privilegia invece l’analisi concreta dei testi - degli scarti e delle tensioni in questi presenti – che è sempre volta a produrre una “problematizzazione” e “inquietudine” rispetto al presente. Il bersaglio polemico costante negli studi di Lanza è costituito dall’umanesimo classicista per un verso e dallo scientismo per un altro verso, ma anche da una certa antropologia meta-storica, in nome di una storicizzazione che prende in considerazione anche la storia delle interpretazioni e risemantizzazioni delle opere antiche e trova il suo limite – motivo per cui si può parlare di storicizzazione “quasi-radicale” – solo nella difficoltà a riconoscere fino in fondo la propria stessa determinazione storica.

Cozzo, A. (2013). Une historicitation (quasi)radicale: sens des études classiques et approche méthodologique chez Diego Lanza. In Rousseau Philippe et Saetta Cottone Rossella (a cura di), Diego Lanza, lecteur des oeuvres de l'Antiquité. Poésie, philosophie, histoire de la philologie (pp. 201-224). Presses Universitaires du Septentrion.

Une historicitation (quasi)radicale: sens des études classiques et approche méthodologique chez Diego Lanza

COZZO, Andrea
2013-01-01

Abstract

Lo studio costituisce un capitolo di storia degli studi di filologia e cultura greca incentrata sull’analisi dell’opera di Diego Lanza. Si rintracciano all’interno di questa le parole chiave che costituiscono il senso del lavoro dello studioso (conflitto, contraddizione, tensioni, ideologie, mediazioni, istituzioni) improntato all’indagine di carattere sociologico e si mette in luce il rapporto di tale lavoro con il contesto politico e culturale degli anni in cui il pensiero di Lanza si è formato e sviluppato. L’approccio dello studioso, fortemente consapevole sul piano teorico, evita l’applicazione di un “metodo astratto” e privilegia invece l’analisi concreta dei testi - degli scarti e delle tensioni in questi presenti – che è sempre volta a produrre una “problematizzazione” e “inquietudine” rispetto al presente. Il bersaglio polemico costante negli studi di Lanza è costituito dall’umanesimo classicista per un verso e dallo scientismo per un altro verso, ma anche da una certa antropologia meta-storica, in nome di una storicizzazione che prende in considerazione anche la storia delle interpretazioni e risemantizzazioni delle opere antiche e trova il suo limite – motivo per cui si può parlare di storicizzazione “quasi-radicale” – solo nella difficoltà a riconoscere fino in fondo la propria stessa determinazione storica.
2013
Cozzo, A. (2013). Une historicitation (quasi)radicale: sens des études classiques et approche méthodologique chez Diego Lanza. In Rousseau Philippe et Saetta Cottone Rossella (a cura di), Diego Lanza, lecteur des oeuvres de l'Antiquité. Poésie, philosophie, histoire de la philologie (pp. 201-224). Presses Universitaires du Septentrion.
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