Il contributo della tecnologia inerisce la gestione del processo rigenerativo per individuare forme operative di intervento, controllo e verifica più dinamiche, per una progettazione ed esecuzione partecipata. Partendo dall’analisi degli odierni quadri esigenziali si possono aggiornare le prestazioni all’abitare contemporaneo di segmenti sociali variegati e multietnici. Il processo rigenerativo va inteso all’interno della nozione di sostenibilità per conferire al patrimonio architettonico quelle qualità che avrebbero dovuto geneticamente appartenergli: si tratta di orientare verso la qualità tecnica e tecnologica l’originario interesse per la quantità. Possono individuarsi obiettivi di traino quali: soddisfacenti livelli di funzionamento; nuove qualità tecnologiche; buoni livelli di comfort ambientale; interventi ed azioni efficaci ma a basso costo. Le riflessioni sistematiche possono suggerire alternative di intervento, da adeguamenti a ripristini, da integrazioni a trasformazioni e retrofit; interi quartieri potrebbero divenire autosufficienti e costituire un laboratorio con occasioni di riqualificazione e sviluppo.

Mamì, A. (2012). I possibili contributi della tecnologia dell'architettura alla riqualificazione del costruito: occasioni nel progetto.. In Sciascia Andrea (a cura di), Periferia e città contemporanea.Progetti per i quartieri Borgo Ulivia e Zen a Palermo. (pp. 171-177). Palermo : Caracol.

I possibili contributi della tecnologia dell'architettura alla riqualificazione del costruito: occasioni nel progetto.

MAMI', Antonella
2012-01-01

Abstract

Il contributo della tecnologia inerisce la gestione del processo rigenerativo per individuare forme operative di intervento, controllo e verifica più dinamiche, per una progettazione ed esecuzione partecipata. Partendo dall’analisi degli odierni quadri esigenziali si possono aggiornare le prestazioni all’abitare contemporaneo di segmenti sociali variegati e multietnici. Il processo rigenerativo va inteso all’interno della nozione di sostenibilità per conferire al patrimonio architettonico quelle qualità che avrebbero dovuto geneticamente appartenergli: si tratta di orientare verso la qualità tecnica e tecnologica l’originario interesse per la quantità. Possono individuarsi obiettivi di traino quali: soddisfacenti livelli di funzionamento; nuove qualità tecnologiche; buoni livelli di comfort ambientale; interventi ed azioni efficaci ma a basso costo. Le riflessioni sistematiche possono suggerire alternative di intervento, da adeguamenti a ripristini, da integrazioni a trasformazioni e retrofit; interi quartieri potrebbero divenire autosufficienti e costituire un laboratorio con occasioni di riqualificazione e sviluppo.
2012
Mamì, A. (2012). I possibili contributi della tecnologia dell'architettura alla riqualificazione del costruito: occasioni nel progetto.. In Sciascia Andrea (a cura di), Periferia e città contemporanea.Progetti per i quartieri Borgo Ulivia e Zen a Palermo. (pp. 171-177). Palermo : Caracol.
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