L’art. 844 c.c contiene una regola volta a dirimere gli interessi contrapposti tra proprietari di fondi confinanti: l’interesse del proprietario di godere del proprio fondo esercitando, tra l’altro, un’attività produttiva e il contrapposto interesse del vicino proprietario a non subire quanto deriva da tale attività (immissioni di fumo, esalazioni, rumori, scuotimenti e simili). L’intento del legislatore codicistico è di disciplinare un fenomeno di coesistenza di diritti proprietari su beni confinanti, che attiene alla dimensione giuridica del godimento. L’Autore, dopo aver individuato la ratio dell’art. 844 c.c., sottolinea come negli anni la struttura della fattispecie abbia favorito un suo impiego - criticato da una parte consistente della dottrina e della stessa giurisprudenza – in funzione della tutela della salute e dell’ambiente, utilizzandosi il congegno normativo contenuto nell’art. 844 c.c. in chiave di massima protezione delle sfere individuali e collettive a fronte delle immissioni inquinanti. Nel contributo si evidenzia come la giurisprudenza più sensibile (di merito e di legittimità) abbia creato un ordito composto da regole proprietarie (del fondo) e regole costituzionali a presidio dei diritti fondamentali, proprio allo scopo di garantire un alto grado di protezione alla salute. La legislazione speciale in materia di tutela dell’ambiente e della salute, ha quasi inaspettatamente, rafforzato tale orientamento; pertanto, secondo l’Autore, compito principale della legislazione speciale sarebbe di regolare l’aspetto delle immissioni per contrastare il fenomeno dell’inquinamento, nel rispetto del modello codicistico attraverso una lettura costituzionalmente orientata dell’art. 844 c.c..
Galasso, G. (2012). Immissioni ex art. 844 c.c. e immissioni inquinanti. In Letture di giurisprudenza. Percorsi ragionati di diritto civile (pp. 120-129).
Immissioni ex art. 844 c.c. e immissioni inquinanti
GALASSO, Giovanni
2012-01-01
Abstract
L’art. 844 c.c contiene una regola volta a dirimere gli interessi contrapposti tra proprietari di fondi confinanti: l’interesse del proprietario di godere del proprio fondo esercitando, tra l’altro, un’attività produttiva e il contrapposto interesse del vicino proprietario a non subire quanto deriva da tale attività (immissioni di fumo, esalazioni, rumori, scuotimenti e simili). L’intento del legislatore codicistico è di disciplinare un fenomeno di coesistenza di diritti proprietari su beni confinanti, che attiene alla dimensione giuridica del godimento. L’Autore, dopo aver individuato la ratio dell’art. 844 c.c., sottolinea come negli anni la struttura della fattispecie abbia favorito un suo impiego - criticato da una parte consistente della dottrina e della stessa giurisprudenza – in funzione della tutela della salute e dell’ambiente, utilizzandosi il congegno normativo contenuto nell’art. 844 c.c. in chiave di massima protezione delle sfere individuali e collettive a fronte delle immissioni inquinanti. Nel contributo si evidenzia come la giurisprudenza più sensibile (di merito e di legittimità) abbia creato un ordito composto da regole proprietarie (del fondo) e regole costituzionali a presidio dei diritti fondamentali, proprio allo scopo di garantire un alto grado di protezione alla salute. La legislazione speciale in materia di tutela dell’ambiente e della salute, ha quasi inaspettatamente, rafforzato tale orientamento; pertanto, secondo l’Autore, compito principale della legislazione speciale sarebbe di regolare l’aspetto delle immissioni per contrastare il fenomeno dell’inquinamento, nel rispetto del modello codicistico attraverso una lettura costituzionalmente orientata dell’art. 844 c.c..File | Dimensione | Formato | |
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