Attraverso l'analisi dei dati statitistici più recenti è possibile dimostrare che in Sicilia sono presenti interessanti processi di stabilizzazione della presenza straniera. Tuttavia non va sottaciuto, né dimenticato - come si tende a fare da parte di politici, studiosi, con poche eccezioni, e mezzi di comunicazione - che la mobilità umana verso la nostra isola, alla ricerca di lavoro e migliori condizioni di vita o come terra di passaggio, da oltre un decennio conosce il volto peggiore delle politiche migratorie dentro al processo di globalizzazione. La Sicilia è infatti divenuta una vera e propria frontiera nella guerra che il capitalismo globale e la cosiddetta fortezza Europa combattono contro i migranti. La Sicilia appare quasi un paradigma di questi processi, dato che è caratterizzata da un ampia diffusione dell’economia informale e del lavoro irregolare o sommerso, che favorisce naturalmente l’inserimento della forza lavoro migrante - anche non regolare, irregolare o clandestina - in condizione di precarietà e flessibilità. In virtù di tali processi la Sicilia appare frontiera del Mediterraneo e frontiera che disciplina la forza lavoro immigrata, confermando la tendenza italiana alla segmentazione ed etnicizzazione del mercato del lavoro, in modo funzionale ad alcune dinamiche della globalizzazione, contribuendo al razzismo necessario allo sfruttamento dei migranti.
Pirrone, M.A. (2012). Migrazioni in Sicilia. Nuovi arrivi in provincia di Palermo. In AA.VV (a cura di), Se affonda l'utopia (pp. 5-15). Roccapalumba (PA) : Istituto Poligrafico Europeo.
Migrazioni in Sicilia. Nuovi arrivi in provincia di Palermo
PIRRONE, Marco Antonio
2012-01-01
Abstract
Attraverso l'analisi dei dati statitistici più recenti è possibile dimostrare che in Sicilia sono presenti interessanti processi di stabilizzazione della presenza straniera. Tuttavia non va sottaciuto, né dimenticato - come si tende a fare da parte di politici, studiosi, con poche eccezioni, e mezzi di comunicazione - che la mobilità umana verso la nostra isola, alla ricerca di lavoro e migliori condizioni di vita o come terra di passaggio, da oltre un decennio conosce il volto peggiore delle politiche migratorie dentro al processo di globalizzazione. La Sicilia è infatti divenuta una vera e propria frontiera nella guerra che il capitalismo globale e la cosiddetta fortezza Europa combattono contro i migranti. La Sicilia appare quasi un paradigma di questi processi, dato che è caratterizzata da un ampia diffusione dell’economia informale e del lavoro irregolare o sommerso, che favorisce naturalmente l’inserimento della forza lavoro migrante - anche non regolare, irregolare o clandestina - in condizione di precarietà e flessibilità. In virtù di tali processi la Sicilia appare frontiera del Mediterraneo e frontiera che disciplina la forza lavoro immigrata, confermando la tendenza italiana alla segmentazione ed etnicizzazione del mercato del lavoro, in modo funzionale ad alcune dinamiche della globalizzazione, contribuendo al razzismo necessario allo sfruttamento dei migranti.File | Dimensione | Formato | |
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