L’avanzare della Società globale impone anche al diritto penale di confrontarsi con l’avvento delle fonti di matrice sovranazionale. Contrariamente a quanto accade per altre branche del diritto, l’area penale ha da sempre rappresentato una delle zone dell’ordinamento rispetto alla quale il legislatore si mostra più geloso delle proprie competenze e della propria autonomia decisionale in tema di antigiuridicità del fatto tipico. La circostanza non stupisce laddove si consideri che la norma penale è senza dubbio una delle massime espressioni culturali di una determinata area. L’Autrice si avvicina al tema svolgendo alcune riflessioni di carattere introduttivo su quelle che sono le principali problematiche relativeall’incontro/scontro tra gli ordinamenti penali nazionali e gli input esterni: qui il riferimento a quei fattori che storicamente hanno determinato la resistenza dell’area penale agli obblighi di penalizzazione o depenalizzazione e alle motivazioni ravvisabili alla loro base. L’analisi dello stato dell’arte delle fonti sovranazionali viene distinta in due trattazioni. La prima è dedicata all’ordinamento europeo e la seconda a quelle che vengono definite fonti internazionali in senso stretto. Nelle riflessioni che concludono il lavoro l’Autrice prende atto del processo di europeizzazione in atto per il diritto penale e dell’influenza che anche le altre fonti di matrice sovranazionale hanno sui sistemi penali statali, soffermandosi in particolare sulle preoccupazioni sollevate da molti studiosi del settore e concludendo nel senso di escludere che allo stato attuale l’ultima parola sull’antigiuridicità di un fatto possa essere completamente sottratta al legislatore nazionale.

gay, p. (2012). Diritto penale e fonti sovranazionali. LA RIVISTA NELDIRITTO, 8/2012(8/2012).

Diritto penale e fonti sovranazionali

GAY, Petra
2012-01-01

Abstract

L’avanzare della Società globale impone anche al diritto penale di confrontarsi con l’avvento delle fonti di matrice sovranazionale. Contrariamente a quanto accade per altre branche del diritto, l’area penale ha da sempre rappresentato una delle zone dell’ordinamento rispetto alla quale il legislatore si mostra più geloso delle proprie competenze e della propria autonomia decisionale in tema di antigiuridicità del fatto tipico. La circostanza non stupisce laddove si consideri che la norma penale è senza dubbio una delle massime espressioni culturali di una determinata area. L’Autrice si avvicina al tema svolgendo alcune riflessioni di carattere introduttivo su quelle che sono le principali problematiche relativeall’incontro/scontro tra gli ordinamenti penali nazionali e gli input esterni: qui il riferimento a quei fattori che storicamente hanno determinato la resistenza dell’area penale agli obblighi di penalizzazione o depenalizzazione e alle motivazioni ravvisabili alla loro base. L’analisi dello stato dell’arte delle fonti sovranazionali viene distinta in due trattazioni. La prima è dedicata all’ordinamento europeo e la seconda a quelle che vengono definite fonti internazionali in senso stretto. Nelle riflessioni che concludono il lavoro l’Autrice prende atto del processo di europeizzazione in atto per il diritto penale e dell’influenza che anche le altre fonti di matrice sovranazionale hanno sui sistemi penali statali, soffermandosi in particolare sulle preoccupazioni sollevate da molti studiosi del settore e concludendo nel senso di escludere che allo stato attuale l’ultima parola sull’antigiuridicità di un fatto possa essere completamente sottratta al legislatore nazionale.
2012
gay, p. (2012). Diritto penale e fonti sovranazionali. LA RIVISTA NELDIRITTO, 8/2012(8/2012).
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