Il panorama giuridico contemporaneo ci propone una società caratterizzata dal contatto tra culture diverse, risultato dei flussi migratori potenziati negli ultimi anni dall’avvento dell’area Schengen e dal progressivo enlargement europeo. Il multiculturalismo si propone come una sfida per il diritto penale degli ordinamenti nazionali, fortemente caratterizzato dal suo attaccamento al territorio e dalla sua non-neutralità culturale. La mutilazione degli organi genitali femminili, lo stupro che precede il matrimonio, l’impiego di minori nell’accattonaggio, i matrimoni incestuosi, poligamici, combinati o imposti sono soltanto alcuni esempi della portata del fenomeno. La “criminalità culturale” è, infatti, uno degli argomenti più attuali del panorama giuridico contemporaneo: il reato culturalmente orientato e la cultural defense catturano l’attenzione degli studiosi, riempiono le aule dei tribunali e turbano il sonno dei Legislatori nazionali. L’Autrice analizza i principali modelli di gestione della diversità culturale applicati nel contesto comunitario ed internazionale per poi focalizzare l’attenzione sulle scelte legislative e giurisprudenziali italiane in tema di “criminalità culturale”. L‘analisi apre le porte a diversi interrogativi non soltanto tecnico-giuridici, ma anche morali che vanno dall’opportunità di codificare una scriminante culturale fino ai complessi rapporti tra multiculturalismo e femminismo.
gay, p. (2012). Diritto penale e diversità culturale. LA RIVISTA NELDIRITTO, 12/2012(11/2012).
Diritto penale e diversità culturale
GAY, Petra
2012-01-01
Abstract
Il panorama giuridico contemporaneo ci propone una società caratterizzata dal contatto tra culture diverse, risultato dei flussi migratori potenziati negli ultimi anni dall’avvento dell’area Schengen e dal progressivo enlargement europeo. Il multiculturalismo si propone come una sfida per il diritto penale degli ordinamenti nazionali, fortemente caratterizzato dal suo attaccamento al territorio e dalla sua non-neutralità culturale. La mutilazione degli organi genitali femminili, lo stupro che precede il matrimonio, l’impiego di minori nell’accattonaggio, i matrimoni incestuosi, poligamici, combinati o imposti sono soltanto alcuni esempi della portata del fenomeno. La “criminalità culturale” è, infatti, uno degli argomenti più attuali del panorama giuridico contemporaneo: il reato culturalmente orientato e la cultural defense catturano l’attenzione degli studiosi, riempiono le aule dei tribunali e turbano il sonno dei Legislatori nazionali. L’Autrice analizza i principali modelli di gestione della diversità culturale applicati nel contesto comunitario ed internazionale per poi focalizzare l’attenzione sulle scelte legislative e giurisprudenziali italiane in tema di “criminalità culturale”. L‘analisi apre le porte a diversi interrogativi non soltanto tecnico-giuridici, ma anche morali che vanno dall’opportunità di codificare una scriminante culturale fino ai complessi rapporti tra multiculturalismo e femminismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.