Territorializzare l‘economia circolare. Il ruolo dell’economia sociale nel caso studio di Palermo

Il ruolo crescente dell’economia circolare (EC) nella transizione ecologi-ca richiede di orientare le modalità con cui viene implementata nei contesti urbani. A fianco di approcci tecnocratici e orientati all’efficienza, emergono approcci integrati, situati ed orientati ad un approccio socio-ecologico. Que-sti trovano una forma di applicazione in pratiche radicate localmente che si ispirano ai principi dell’economia sociale e solidale, e che si configurano attraverso dispositivi ibridi capaci di coniugare sostenibilità ambientale, in-clusione sociale e trasformazione territoriale. In particolare, esperienze come i Mercati del Riuso (MdR) e le Biblioteche delle Cose (BdC) rappresentano strumenti concreti attraverso cui esplorare le condizioni di attivazione e gli impatti sociali e spaziali dell’EC in contesti urbani fragili o marginali. Questo contributo propone un’analisi qualitativa del caso studio della città di Palermo, con l’obiettivo di comprendere come tali dispositivi si arti-colino all’interno di specifiche configurazioni socio-territoriali. L’ipotesi di partenza è che la dimensione territoriale – intesa come insieme di fattori lo-gistici, localizzativi e relazionali – giochi un ruolo decisivo nel determinarne il funzionamento e radicamento. L’analisi si sviluppa secondo sei dimensioni analitiche, di cui tre riconducibili al modello consolidato di analisi socio-or-ganizzativa e tre riferite specificamente all’articolazione territoriale. I risul-tati, articolati nei due casi studio e discussi criticamente, contribuiscono a una riflessione più ampia sulla territorializzazione dell’economia circolare urbana e sulle sue implicazioni per le politiche pubbliche.