Women and the Sacred - Dialogue in the Name of Saint Rosalia

Education is essential to promoting religious freedom. In many international community documents, the active role of education is stressed. It is invoked as an effective response to problems. As rightly noted by many, overcoming all forms of discrimination and intolerance and promoting freedom and respect, requires individuals to make inner changes, which result from not only laws, but also a new awareness that derives from a more complete moral and spiritual education, which ensures that every human being is recognized as having an innate dignity, a fundamental principle of all universal human rights, which education should make humans conscious of. This study has a two-part methodology. The first concerns observing the participants. The second involves setting up interviews with pilgrims. The presence of Tamil offers an opportunity for inter-religious dialogue. The theme of religion is anchored in Tamil identity. Although the pilgrims are originally from Sri-Lanka, their worship is Hindu. Older members of families impart religious and cultural education to younger ones, including the identification of Saint Rosalie with a Hindu mountain goddess. Syncretism enables the Catholic saint to become a goddess for the Tamil. The etymology of the word “dialogue” is from the Greek logos (discourse) and dia (between to persons). Openness to encounters with others and dialogue among religions is manifest in the Archbishop of Palermo Don Corrado Lorefice’s honoring of Saint Rosalie as patron saint of Palermo during the festival. Teaching tolerance and respect for other religions is of primary importance. The delicate international situation and language promoted by the media erect barriers to mutual misunderstanding that can be overcome through dialogue. Honoring Saint Rosalie, his holiness unites the different religions. The re-functionalization and re-symbolization foster dialogue in Palermo. The meeting of the religious leaders (Hindu, Buddhist, Muslim, Orthodox, etc.), each reflecting on Rosalie, coupling sainthood and womanhood common in many religions, promotes peace in the face of projects of violence. The syncretism exemplified by the Tamils on pilgrimage, walking barefoot up Monte Pellegrino to the Catholic shrine of Saint Rosalie, whom they call mother of the mountain inspires courage for dialogue. If the other remains a stranger, labels and stereotypes prevail. Religious pluralism is a reality, not a choice. Acquainting oneself with other religions forges a bond of mutual respect, religious freedom, and solidarity.

L’educazione è essenziale per promuovere la libertà religiosa. In molti documenti della comunità internazionale, si sottolinea il ruolo attivo dell’educazione, invocata come risposta efficace ai problemi. Come giustamente osservato da molti, per superare ogni forma di discriminazione e intolleranza e per promuovere la libertà e il rispetto, è necessario che gli individui compiano cambiamenti interiori, che derivano non solo dalle leggi, ma anche da una nuova consapevolezza fondata su un’educazione morale e spirituale più completa. Quest’ultima garantisce che ogni essere umano venga riconosciuto come dotato di una dignità innata, principio fondamentale di tutti i diritti umani universali, di cui l’educazione deve rendere l’uomo consapevole. Questo studio adotta una metodologia in due parti. La prima riguarda l’osservazione dei partecipanti; la seconda prevede la realizzazione di interviste ai pellegrini. La presenza dei Tamil offre un’opportunità di dialogo interreligioso. Il tema della religione è radicato nell’identità tamil. Sebbene i pellegrini provengano originariamente dallo Sri Lanka, il loro culto è induista. I membri più anziani delle famiglie trasmettono ai più giovani l’educazione religiosa e culturale, includendo anche l’identificazione di Santa Rosalia con una dea della montagna induista. Il sincretismo permette alla santa cattolica di diventare una dea per i Tamil. L’etimologia della parola “dialogo” deriva dal greco logos (discorso) e dia (tra due persone). L’apertura all’incontro con l’altro e il dialogo tra religioni si manifestano nel gesto dell’arcivescovo di Palermo, Don Corrado Lorefice, che onora Santa Rosalia come patrona della città durante la festa. Insegnare la tolleranza e il rispetto verso le altre religioni è di primaria importanza. L’attuale situazione internazionale e il linguaggio promosso dai media creano barriere di reciproca incomprensione che possono essere superate attraverso il dialogo. Onorando Santa Rosalia, la sua santità unisce le diverse religioni. La rifunzionalizzazione e la risimbolizzazione favoriscono il dialogo a Palermo. L’incontro tra i leader religiosi (induisti, buddisti, musulmani, ortodossi, ecc.), ciascuno dei quali riflette su Rosalia unendo la santità alla femminilità, comune a molte religioni, promuove la pace di fronte ai progetti di violenza. Il sincretismo esemplificato dai Tamil in pellegrinaggio, che salgono a piedi nudi sul Monte Pellegrino fino al santuario cattolico di Santa Rosalia, che chiamano “madre della montagna”, ispira coraggio nel dialogo. Se l’altro resta uno sconosciuto, prevalgono etichette e stereotipi. Il pluralismo religioso è una realtà, non una scelta. Conoscere le altre religioni crea un legame di rispetto reciproco, libertà religiosa e solidarietà.