Il rito dell’attesa del Venerdì Santo a Palermo

The establishment of the first confraternal associations in Sicily dates back to the 14th–16th centuries, following the spread of the Black Death. The human need for belonging and recognition within an identity-based community represents the original motivation behind the formation of confraternities. Their charitable and solidaristic purposes—expressed through acts of charity, piety, and devotion—have enabled these organizations to endure, up to the present day, despite deep social and territorial transformations. The area under analysis is Palermo, where, during the Easter period, liturgical representations associated with Holy Week begin on Palm Sunday and culminate in the Paschal Triduum (the Easter Vigil and Easter Sunday). The city comes alive with processions and sacred performances that wind through the streets of the historic center, engaging various confraternities linked to the many local churches. The case study focuses on the Confraternity of Our Lady of Sorrows of the Disabled and War Mutilated (founded in 1925), the youngest among Palermo’s confraternities. This choice of temporal “proximity” allowed for a direct observation of contemporary dynamics within the confraternal context. The research methodology employed is ethnographic fieldwork based on participant observation, focusing particularly on the young male and female members who take part in the Good Friday procession. Holy Week, in this sense, constitutes a privileged moment in which rivalries between confraternities may surface and find expression during public religious events. At the same time, it reveals the enduring emotional and symbolic motivations that have tied confraternities to their territories for centuries. The almost theatrical spectacularization of the procession—lived with passion and devotion—illustrates the internal process of secularization within the confraternity, now reinforced by the contemporary use of social media and digital networks. From a strictly sociological standpoint, Holy Week represents the simultaneous and constant interaction of multiple social actors: the curia and its affiliated associations, the confraternities and festival committees, and the municipal administration. Each of these groups plays a distinct role in shaping and realizing the processional event. Their functions, in turn, are continuously influenced and redefined by the shifting economic, political, and social contexts over time.

La fondazione in Sicilia delle prime associazioni confraternali risale dal XIV al XVI secolo dopo la propagazione della peste nera. La umana necessità di riconoscersi e di appartenere, dunque, ad una aggregazione identitaria, rappresenta la motivazione iniziale della confraternita. Il fine assistenziale e solidaristico (carità, sentimenti pietistici e devozione) rappresenta lo scopo per il quale le confraternite hanno, fino ai nostri giorni, resistito ai mutamenti sociali e territoriali. Il territorio in oggetto di analisi è quello di Palermo, nel quale durante il periodo pasquale, le rappresentazioni liturgiche legate al rito della Settimana Santa iniziano la Domenica delle Palme e culminano con il Triduo pasquale (Veglia Pasquale e nella Domenica della Resurrezione). La città si anima di processioni e di rappresentazioni liturgiche che attraversano le diverse strade del centro storico e coinvolgono diverse confraternite che rappresentano diverse chiese presenti sul territorio. Il caso posto in analisi riguarda la confraternita di Maria SS. Addolorata degli Invalidi e dei Mutilati di guerra (1925), perché rappresenta la più giovane tra tutte le confraternite presenti nel territorio. Questa scelta di “prossimità” temporale mi ha permesso di poter analizzare le dinamiche odierne all’interno della confraternita. La metodologia utilizzata è quella della ricerca etnografica sul campo, partecipante, diretta ai giovani confrati ed alle giovani consorelle presenti durante la processione del Venerdì Santo. Infatti, la Settimana Santa rappresenta l’occasione, da un lato più opportuna in cui le rivalità tra le confraternite, durante le manifestazioni religiose, possono trovare pretesto ed avere sfogo. Dall’altra parte sono visibili le motivazioni iniziali che per secoli hanno legato emotivamente le confraternite al territorio. La spettacolarizzazione, quasi teatrale della processione, vissuta con passione e devozione, denota che la secolarizzazione interna alla confraternita rafforzata dal moderno utilizzo dei social media e dei social network. Dal punto di vista strettamente sociologico la Settimana Santa rappresenta, in questo caso, la presenza simultanea e costante di diversi gruppi sociali: la curia e le associazioni direttamente collegate, le confraternite e i comitati dei festeggiamenti, l’amministrazione comunale. Ciascuna di queste componenti occupa un ruolo specifico nello sviluppo e nella realizzazione della manifestazione processionale stessa. Ruoli e funzioni sono esposti a loro volta ai diversi contesti economici, politici e sociali che si producono nel corso del tempo.