Il sacro rito nello spazio urbano: la Madonna della Mercede al Capo di Palermo

This research analyzes the feast of Madonna della Mercede in the Capo district of Palermo, with the aim of investigating how popular devotion contributes to the construction of urban ritual space. Through a qualitative ethnographic approach based on participant observation, thick description, and photographic documentation, the study explores the dynamic relationship between the sacred, the body, and the city, identifying the ritual as a mechanism of social cohesion and identity reconstruction. The research, conducted over the two-year period 2024–2025, is articulated on two levels of observation: first, an internal perspective, carried out in 2024, characterized by direct participation among the crowd during the scinnuta (the descent of the statue), a moment of great emotional and collective intensity; and second, a distant perspective, in 2025, from the balconies overlooking the processional route, aimed at analyzing the spatial and visual dramaturgy of the ritual. The research question guiding this study is: How does popular devotion, as expressed through the feast of the Madonna della Mercede, transform urban space into ritual space and contribute to the construction of the Capo district’s communal identity? The data analysis reveals that the feast of the Madonna della Mercede constitutes an urban ritual capable of temporarily transforming profane space into sacred space, where the neighborhood is reconstituted as a ritual community. The boundary between religiosity and everyday life emerges as porous: the procession becomes performance, faith is translated into embodied gesture, and the city itself assumes a symbolic function of participation and shared memory. Through the interweaving of devotional practices, oral expressions, and collective forms of participation, the research demonstrates how the cult of the Madonna della Mercede continues to represent a grammar of the urban sacred, reflecting the social and cultural transformations of contemporary Palermo.

La presente ricerca analizza la festa della Madonna della Mercede nel quartiere del Capo di Palermo, con l’obiettivo di indagare le modalità attraverso cui la devozione popolare contribuisce alla costruzione dello spazio rituale urbano. Attraverso un approccio etnografico qualitativo, basato su osservazione partecipante, descrizione densa e documentazione fotografica, lo studio esplora la relazione dinamica tra sacro, corpo e città, individuando nel rito un dispositivo di coesione sociale e di rielaborazione identitaria. La ricerca, sviluppata nel biennio 2024-2025, si articola su due livelli di osservazione: in primo luogo una prospettiva interna, condotta nel 2024, caratterizzata dalla partecipazione diretta tra la folla durante la “scinnuta” della statua, momento di massima intensità emotiva e collettiva; in secondo luogo una prospettiva distanziata, nel 2025, dall’alto dei balconi che dominano il percorso processionale, finalizzata alla lettura dello spazio e della drammaturgia visiva del rito. La domanda di ricerca che guida lo studio è la seguente: In che modo la devozione popolare, espressa attraverso la festa della Madonna della Mercede, trasforma lo spazio urbano in spazio rituale e contribuisce alla costruzione dell’identità comunitaria del quartiere del Capo? L’analisi dei dati evidenzia come la festa della Madonna della Mercede costituisca un rito urbano capace di trasformare temporaneamente lo spazio profano in luogo sacro, dove il quartiere si ricompone come comunità rituale. Il confine tra religiosità e vita quotidiana si rivela poroso: la processione diventa performance, la fede si traduce in gesto corporeo, e la città stessa assume una funzione simbolica di partecipazione e memoria condivisa. Attraverso l’intreccio di pratiche devozionali, linguaggi orali e forme di partecipazione collettiva, la ricerca mostra come il culto della Madonna della Mercede continui a rappresentare una grammatica del sacro urbano, in grado di riflettere le trasformazioni sociali e culturali del contesto palermitano contemporaneo.