L’articolo esplora il ruolo della mediazione linguistico-culturale come leva di giustizia sociale e determinante di equità nei percorsi di cura per HIV, tubercolosi (TB) ed epatite B (HBV), con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati e ad altre popolazioni migranti vulnerabili. Attraverso una revisione della letteratura e l’analisi di esperienze italiane e internazionali, si mette in evidenza come l’assenza di mediazione generi esclusione, ritardi diagnostici e drop-out terapeutici e stigma, mentre la sua presenza favorisca accesso, aderenza e costruzione di fiducia. Il paradigma del Treatment as Prevention (TASP) è interpretato non solo come strategia clinica, ma come metafora relazionale e politica: prendersi cura dell’individuo significa rafforzare la coesione e la resilienza della comunità. Una riflessione finale sull’esperienza dell’UOSD Patologie Infettive per le Popolazioni Vulnerabili dell’Ospedale Civico di Palermo illustra come tali principi possano tradursi in pratiche concrete, capaci di coniugare salute, equità e cittadinanza.

Caruso, E., Siracusa, L., Moncada, A., Raspanti La Scala, G., Ahmed Maruf, R., Mendonca, E., et al. (2025). Curare è un atto collettivo. Mediazione interculturale, terapia come prevenzione (TasP) e nuove cittadinanze in Europa. INTRASFORMAZIONE, 14(2), 91-113.

Curare è un atto collettivo. Mediazione interculturale, terapia come prevenzione (TasP) e nuove cittadinanze in Europa

ENRICA Caruso
;
LUCIA Siracusa
;
GABRIELE Raspanti La Scala
;
2025-01-01

Abstract

L’articolo esplora il ruolo della mediazione linguistico-culturale come leva di giustizia sociale e determinante di equità nei percorsi di cura per HIV, tubercolosi (TB) ed epatite B (HBV), con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati e ad altre popolazioni migranti vulnerabili. Attraverso una revisione della letteratura e l’analisi di esperienze italiane e internazionali, si mette in evidenza come l’assenza di mediazione generi esclusione, ritardi diagnostici e drop-out terapeutici e stigma, mentre la sua presenza favorisca accesso, aderenza e costruzione di fiducia. Il paradigma del Treatment as Prevention (TASP) è interpretato non solo come strategia clinica, ma come metafora relazionale e politica: prendersi cura dell’individuo significa rafforzare la coesione e la resilienza della comunità. Una riflessione finale sull’esperienza dell’UOSD Patologie Infettive per le Popolazioni Vulnerabili dell’Ospedale Civico di Palermo illustra come tali principi possano tradursi in pratiche concrete, capaci di coniugare salute, equità e cittadinanza.
2025
Caruso, E., Siracusa, L., Moncada, A., Raspanti La Scala, G., Ahmed Maruf, R., Mendonca, E., et al. (2025). Curare è un atto collettivo. Mediazione interculturale, terapia come prevenzione (TasP) e nuove cittadinanze in Europa. INTRASFORMAZIONE, 14(2), 91-113.
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