Natura Architettura Città. Riscrivere il Sacco di Palermo

Defining Palermo's urban expansion with the same term that described the effects of barbarian invasions on Roman cities is certainly an overused cliché. Nonetheless, the image of the sack allows for a precise narrative of the research undertaken by architectural design. In a very concrete way, it refers not to the sack as an act of vandalism and therefore a despicable act intentionally intended to betray pre-existing values, but rather to Alberto Burri's work on sacks, such as the work "SZ1, 1949." For the authors of this volume, the sack coincides with a portion of contemporary Palermo; their writings, with all the relevant differences, are comparable to the Umbrian artist's original work. In this regard, the volume is the latest outcome of a series of research projects conducted over nearly two decades by professors at the Department of Architecture at the University of Palermo.

Definire l'espansione urbana di Palermo con lo stesso termine che descriveva l'effetto delle invasioni barbariche nelle città romane è sicuramente un luogo comune abusato. Ciò nonostante, la figura del sacco permette con una certa precisione una narrazione dell'attività di ricerca compiuta dalla progettazione architettonica. In modo molto concreto si richiama non il sacco come atto vandalico e quindi un'azione spregevole volontariamente protesa a tradire i valori preesistenti, quanto l'operazione svolta da Alberto Burri sui sacchi, come ad esempio l'opera "SZ1, 1949". Per gli autori di questo volume, il sacco coincide con una porzione di Palermo contemporanea i loro scritti sono, con tutte le differenze del caso, paragonabili a quanto, in maniera inedita, ha saputo svolgere l'artista umbro. In questo tipo di azione il volume è l'ultimo esito di una serie di ricerche che da quasi un ventennio i docenti del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Palermo hanno condotto.