In questo dialogo con l’artista Laura Pitingaro – attualmente residente a Palermo, dove svolge una pratica di ricerca all’incrocio tra arti visive ed ecologia – emergono le radici profonde di un approccio artistico che intreccia sensibilità corporea, tensione spirituale e attenzione al mondo vivente. Formatasi in pittura all’Accademia di Belle Arti di Verona e ulteriormente perfezionatasi grazie alle esperienze alla Fondazione Ratti con Anish Kapoor e Karel Appel, Pitingaro ripercorre le tappe fondamentali del suo percorso, dalle prime esplorazioni nel disegno alle più recenti installazioni site-specific e alle performance sensoriali. L’intervista indaga il ruolo dell’immaginazione, della memoria sensoriale e del corpo come strumenti di conoscenza e relazione con l’ambiente. L’arte è qui concepita come una forma di ascolto e cura, capace di dare voce alla biodiversità al di là del linguaggio scientifico. Riflettendo sul potere trasformativo dell’esperienza estetica, l’artista ci invita a riscoprire una connessione più profonda tra gli esseri umani e le altre forme di vita.
Maggiore, V., Di Stefano, E., Pitingaro, L. (2025). Radici, corpo, ascolto. L'arte come pratica per percepire la biodiversità. Conversazione con Laura Pitingaro. ITINERA, 29, 273-282 [10.54103/2039-9251/29692].
Radici, corpo, ascolto. L'arte come pratica per percepire la biodiversità. Conversazione con Laura Pitingaro
maggiore, v.;di stefano, e;pitingaro l.
2025-01-01
Abstract
In questo dialogo con l’artista Laura Pitingaro – attualmente residente a Palermo, dove svolge una pratica di ricerca all’incrocio tra arti visive ed ecologia – emergono le radici profonde di un approccio artistico che intreccia sensibilità corporea, tensione spirituale e attenzione al mondo vivente. Formatasi in pittura all’Accademia di Belle Arti di Verona e ulteriormente perfezionatasi grazie alle esperienze alla Fondazione Ratti con Anish Kapoor e Karel Appel, Pitingaro ripercorre le tappe fondamentali del suo percorso, dalle prime esplorazioni nel disegno alle più recenti installazioni site-specific e alle performance sensoriali. L’intervista indaga il ruolo dell’immaginazione, della memoria sensoriale e del corpo come strumenti di conoscenza e relazione con l’ambiente. L’arte è qui concepita come una forma di ascolto e cura, capace di dare voce alla biodiversità al di là del linguaggio scientifico. Riflettendo sul potere trasformativo dell’esperienza estetica, l’artista ci invita a riscoprire una connessione più profonda tra gli esseri umani e le altre forme di vita.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Radici,+corpo,+ascolto.pdf
accesso aperto
Descrizione: testo articolo
Tipologia:
Versione Editoriale
Dimensione
3.69 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.69 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


