Il sito archeologico di Solunto (Sicilia) è stato negli ultimi anni oggetto di interessanti contributi da parte di studiosi che si sono cimentati nella revisione dei numerosi monumenti portati alla luce dagli scavi ottocenteschi e novecenteschi e mai, a parte qualche limitata eccezione, esaminati in dettaglio, come nel caso dell’edificio oggetto di questo studio: il “Complesso a Ovest della Casa delle ghirlande”. Situato al margine settentrionale del rilievo che ospita l’insediamento, ma allo stesso tempo in un’area prossima ai principali edifici pubblici e sacri della città, il complesso è uno dei primi monumenti portati alla luce dagli scavi estensivi condotti da Vincenzo Tusa sul sito a partire dalla metà del secolo scorso. L’area, nota per il rinvenimento di due sepolture intra moenia, non è mai stata analizzata in dettaglio, motivo per cui, a parte qualche sporadico accenno, è del tutto inedita. Considerata la scarsità di informazioni offerte dai contributi editi e l’assenza di dati stratigrafici, lo studio del materiale d’archivio unito all’analisi dell’evidenze archeologiche in situ e a quello, seppur parziale, della cultura materiale, ha permesso di avanzare alcune ipotesi riguardo alla cronologia del complesso e alla sua possibile identificazione con un heroon o un Memorialbau.
Polizzi, V. (2025). Il Complesso a Ovest della Casa delle Ghirlande a Solunto. THIASOS, 14, 353-372.
Il Complesso a Ovest della Casa delle Ghirlande a Solunto
Vito Polizzi
2025-08-07
Abstract
Il sito archeologico di Solunto (Sicilia) è stato negli ultimi anni oggetto di interessanti contributi da parte di studiosi che si sono cimentati nella revisione dei numerosi monumenti portati alla luce dagli scavi ottocenteschi e novecenteschi e mai, a parte qualche limitata eccezione, esaminati in dettaglio, come nel caso dell’edificio oggetto di questo studio: il “Complesso a Ovest della Casa delle ghirlande”. Situato al margine settentrionale del rilievo che ospita l’insediamento, ma allo stesso tempo in un’area prossima ai principali edifici pubblici e sacri della città, il complesso è uno dei primi monumenti portati alla luce dagli scavi estensivi condotti da Vincenzo Tusa sul sito a partire dalla metà del secolo scorso. L’area, nota per il rinvenimento di due sepolture intra moenia, non è mai stata analizzata in dettaglio, motivo per cui, a parte qualche sporadico accenno, è del tutto inedita. Considerata la scarsità di informazioni offerte dai contributi editi e l’assenza di dati stratigrafici, lo studio del materiale d’archivio unito all’analisi dell’evidenze archeologiche in situ e a quello, seppur parziale, della cultura materiale, ha permesso di avanzare alcune ipotesi riguardo alla cronologia del complesso e alla sua possibile identificazione con un heroon o un Memorialbau.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
20-2025-Polizzi-V..pdf
accesso aperto
Descrizione: articolo completo
Tipologia:
Versione Editoriale
Dimensione
1.82 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.82 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


