La Igreja Universal do Reino de Deus (IURD) è una delle più influenti e capillarmente diffuse “religioni imprenditoriali” di origine brasiliana, attualmente radicata nella maggioranza dei paesi del mondo. In questo contributo, a partire dalla mia ricerca etnografica intitolata “Religioni e vita quotidiana nel carcere portoghese”, esploro la controversa presenza di questa congregazione nei penitenziari portoghesi oggetto di studio. Evidenzio da un lato come la “potenza” di questa chiesa, l’unica presente in tutte le carceri del paese al pari dei cattolici, si basi sulla sua grande disponibilità economica e infrastrutturale dispiegata nei programmi sociali che hanno i carcerati tra i target principali. Dall’altro, attraverso lo studio di caso di Venancio, evidenzio il modo in cui questa “ricchezza” è recepita, valutata e consumata da recluse e reclusi che interpretano a loro modo le tendenze individualizzanti, responsabilizzanti e meritocratiche dell’ideologia neoliberista abbracciate sia dall’istituzione penitenziaria che dalla IURD.
Cerbini, Francesca (2025). Equivoci tardocapitalisti. Lavoratori, imprenditori e religioni neo-pentecostali nel carcere portoghese. In P. Schirripa, F. Zanotelli (a cura di), La ricchezza degli dèi – Materialità delle religioni, immaterialità delle economie. Lecce : Argo.
Equivoci tardocapitalisti. Lavoratori, imprenditori e religioni neo-pentecostali nel carcere portoghese
Cerbini Francesca
2025-01-01
Abstract
La Igreja Universal do Reino de Deus (IURD) è una delle più influenti e capillarmente diffuse “religioni imprenditoriali” di origine brasiliana, attualmente radicata nella maggioranza dei paesi del mondo. In questo contributo, a partire dalla mia ricerca etnografica intitolata “Religioni e vita quotidiana nel carcere portoghese”, esploro la controversa presenza di questa congregazione nei penitenziari portoghesi oggetto di studio. Evidenzio da un lato come la “potenza” di questa chiesa, l’unica presente in tutte le carceri del paese al pari dei cattolici, si basi sulla sua grande disponibilità economica e infrastrutturale dispiegata nei programmi sociali che hanno i carcerati tra i target principali. Dall’altro, attraverso lo studio di caso di Venancio, evidenzio il modo in cui questa “ricchezza” è recepita, valutata e consumata da recluse e reclusi che interpretano a loro modo le tendenze individualizzanti, responsabilizzanti e meritocratiche dell’ideologia neoliberista abbracciate sia dall’istituzione penitenziaria che dalla IURD.File | Dimensione | Formato | |
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