La recente riscoperta del pensiero di Scaduto e della sua attualità spinge a ripercorrere il cammino che conduce il giurista bagherese all’eclatante (quasi) revirement offerto a ridosso della Conciliazione rispetto alle enunciazioni raccolte nella sua celebre Prolusione palermitana, in particolare sul rilievo e la valenza del diritto canonico. Nel segnalare le ragioni sin qui rinvenute e poste in evidenza dalla dottrina, si propone l’ipotesi di una sottesa motivazione, e cioè quella che l'A. abbia secondato i tratti “trasmessi” dallo stesso alla disciplina - segnatamente, una proficua “irrequietezza”, e una certa tendenza all’autocritica - con la conseguente apertura a ricostruzioni sistemiche avvertite come necessarie rispetto al contesto mutato. Il lavoro si chiude, infine, con la focalizzazione dei principali sviluppi teorici datisi nel pensiero di Scaduto una volta instaurato l’assetto concordatario: l’urgenza avvertita di un ripensamento globale (pur ancorato all’ideologia liberale), l’inquadramento sempre più netto di “due mondi giuridici” e la lungimirante focalizzazione delle basi precarie recate dall’incontro del ’29 tra le due Potenze “diffidenti”.
Di Prima, F. (2024). Francesco Scaduto. Dalla Prolusione palermitana del 1884 alle Lezioni sulla legislazione concordataria. DIRITTO E RELIGIONI, 6, 149-177.
Francesco Scaduto. Dalla Prolusione palermitana del 1884 alle Lezioni sulla legislazione concordataria
Di Prima, Fabiano
2024-01-01
Abstract
La recente riscoperta del pensiero di Scaduto e della sua attualità spinge a ripercorrere il cammino che conduce il giurista bagherese all’eclatante (quasi) revirement offerto a ridosso della Conciliazione rispetto alle enunciazioni raccolte nella sua celebre Prolusione palermitana, in particolare sul rilievo e la valenza del diritto canonico. Nel segnalare le ragioni sin qui rinvenute e poste in evidenza dalla dottrina, si propone l’ipotesi di una sottesa motivazione, e cioè quella che l'A. abbia secondato i tratti “trasmessi” dallo stesso alla disciplina - segnatamente, una proficua “irrequietezza”, e una certa tendenza all’autocritica - con la conseguente apertura a ricostruzioni sistemiche avvertite come necessarie rispetto al contesto mutato. Il lavoro si chiude, infine, con la focalizzazione dei principali sviluppi teorici datisi nel pensiero di Scaduto una volta instaurato l’assetto concordatario: l’urgenza avvertita di un ripensamento globale (pur ancorato all’ideologia liberale), l’inquadramento sempre più netto di “due mondi giuridici” e la lungimirante focalizzazione delle basi precarie recate dall’incontro del ’29 tra le due Potenze “diffidenti”.| File | Dimensione | Formato | |
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