Il saggio esplora il concetto di “continuità dell’architettura” inteso come dialogo costante tra memoria storica e progettualità contemporanea, prendendo come caso emblematico il Palazzo Ventimiglia di Palermo. Questo edificio, testimone delle trasformazioni urbane e sociali della città dal Seicento al Novecento, si trova oggi in uno stato di abbandono, conseguenza dei bombardamenti del 1943. Ripensarne il futuro significa attribuirgli nuove funzioni e modalità d’uso, reinterpretando i suoi spazi in chiave contemporanea senza tradirne l’identità storica. La sua collocazione strategica nel centro storico, in prossimità del Museo Regionale d’Arte Contemporanea e della Biblioteca Centrale Regionale, apre a molteplici possibilità di valorizzazione pubblica. L’intervento architettonico proposto si fonda sulla conoscenza approfondita del passato e sulla lettura delle tracce materiali, con l’obiettivo di coniugare conservazione e innovazione. Attraverso questa operazione, si intende rigenerare un frammento di città, restituendogli vitalità e continuità nel rispetto della sua identità storicamente stratificata.
Busa, D. (2025). Le dimore dei Ventimiglia nel Cassaro alto. Ipotesi di recupero del palazzo dei marchesi di Geraci. In Riso Open (pp. 49-62). Palermo : Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell’identità ; Riso Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo.
Le dimore dei Ventimiglia nel Cassaro alto. Ipotesi di recupero del palazzo dei marchesi di Geraci
Busa, Domenico
2025-05-01
Abstract
Il saggio esplora il concetto di “continuità dell’architettura” inteso come dialogo costante tra memoria storica e progettualità contemporanea, prendendo come caso emblematico il Palazzo Ventimiglia di Palermo. Questo edificio, testimone delle trasformazioni urbane e sociali della città dal Seicento al Novecento, si trova oggi in uno stato di abbandono, conseguenza dei bombardamenti del 1943. Ripensarne il futuro significa attribuirgli nuove funzioni e modalità d’uso, reinterpretando i suoi spazi in chiave contemporanea senza tradirne l’identità storica. La sua collocazione strategica nel centro storico, in prossimità del Museo Regionale d’Arte Contemporanea e della Biblioteca Centrale Regionale, apre a molteplici possibilità di valorizzazione pubblica. L’intervento architettonico proposto si fonda sulla conoscenza approfondita del passato e sulla lettura delle tracce materiali, con l’obiettivo di coniugare conservazione e innovazione. Attraverso questa operazione, si intende rigenerare un frammento di città, restituendogli vitalità e continuità nel rispetto della sua identità storicamente stratificata.File | Dimensione | Formato | |
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