Una prova decisiva del fatto che Platone concepisce il nome come qualcosa di fondamentale ai fini della conoscenza e dell’apprensione dell’idea è contenuta, a nostro modo di vedere, nella VII Lettera. 1 La questione è strettamente legata al problema delle cosiddette «dottrine non scritte»; l’excursus riguardante il concetto di epistéme nel quale viene fatta menzione dell’ónoma (342a 8-344d 2) è infatti utilizzato da Platone per mostrare la necessità di non mettere per iscritto la dottrina dei princip
Gaetano Licata (2003). Nome, definizione e conoscenza nella "VII Lettera" e nel "Politico" di Platone. In E. Baccarini (a cura di), Dialegesthai. Roma : https://mondodomani.org/dialegesthai/articoli/gaetano-licata-02.
Nome, definizione e conoscenza nella "VII Lettera" e nel "Politico" di Platone
Gaetano Licata
2003-05-01
Abstract
Una prova decisiva del fatto che Platone concepisce il nome come qualcosa di fondamentale ai fini della conoscenza e dell’apprensione dell’idea è contenuta, a nostro modo di vedere, nella VII Lettera. 1 La questione è strettamente legata al problema delle cosiddette «dottrine non scritte»; l’excursus riguardante il concetto di epistéme nel quale viene fatta menzione dell’ónoma (342a 8-344d 2) è infatti utilizzato da Platone per mostrare la necessità di non mettere per iscritto la dottrina dei principFile | Dimensione | Formato | |
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