La cessione del credito risarcitorio antitrust. Note a margine di CGUE C- 253/23

The Court of Justice of the European Union has ruled on the compatibility with Union law of a national provision that restricts the assignability of claims for damages arising from infringements of competition law. This note, starting from the Court’s findings, analyses the scope of the ruling in light of the so-called assignment model, a widespread (albeit non-institutional) form of collective redress in several Member States. First, it examines the relationship between the procedural autonomy of Member States and the principles of effectiveness and equivalence with regard to antitrust collective enforcement, assessing its desirability in light of the need to ensure access to justice even in cases involving micro-damages.

La Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata in merito alla compatibilità con il diritto dell’Unione di una normativa nazionale che limita la cedibilità dei crediti risarcitori derivanti da violazioni del diritto della concorrenza. Il presente contributo, muovendo dalle statuizioni della Corte, ne analizza la portata nella prospettiva del c.d. assignment model, quale forma di tutela collettiva diffusa (ancorché non istituzionale) in diversi Stati membri dell’Unione. Il commento analizza il rapporto tra autonomia procedurale degli Stati membri e i principi di effettività ed equivalenza relativamente alla tutela superindividuale antitrust, e ne vaglia l’opportunità alla luce delle esigenze di giustizia risarcitoria anche in presenza di micro-danni.