I territori interni italiani sono soggetti a fenomeni di spopolamento e a una progressiva perdita di servizi essenziali, compromettendo il diritto alla cittadinanza e portando a un declino amministrativo. Questi territori, apparentemente aridi in termini di vita generativa, rappresentano tuttavia luoghi privilegiati per l’indagine di forme di vitalità alternativa che emergono attraverso approcci place-based. In risposta a tali criticità, i cittadini locali hanno assunto un ruolo proattivo, promuovendo lo sviluppo di Cooperative di Comunità (CdC). Una prima quantificazione del fenomeno è avvenuta negli ultimi anni. Nel 2023 Aiccon, centro di studio, ha recensito 189 CdC mentre, nel 2024, Euricse ne ha quantificato 243. Questo paper esplora il contesto territoriale e legislativo in cui operano le CdC e le analizza come possibili strumenti di rigenerazione urbana. In situazioni emergenziali e contesti vulnerabili, queste Cooperative spesso rappresentano le prime risposte di valorizzazione territoriale ad opera della comunità che, anche in condizioni di temporaneità, provano ad innescare processi di sviluppo locale. Il presente studio indaga come questi strumenti dell’approccio place-based, focalizzati su forme di innovazione sociale, possano avviare lenti processi di inversione del declino e promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale sia materiale che immateriale. Le CdC emergono come strumenti interessanti per la rigenerazione socioeconomica, trasformando i residenti da beneficiari passivi a protagonisti attivi nella narrazione territoriale. Attraverso un approccio metodologico misto, che combina analisi quantitative e qualitative, vengono esaminati tre casi studio, analizzandone le diverse declinazioni della perifericità spaziale, la temporaneità di azioni e le politiche a supporto. I risultati si interrogano sulla possibile trasformazione della fragilità locale in opportunità territoriale e sui reali bisogni di questi strumenti. Il paper contribuisce al dibattito sul ruolo del patrimonio culturale e della partecipazione proattiva della comunità per fronteggiare le fragilità multidimensionali tipiche delle aree interne.

Saladino, D. (2024). Rigenerazione socioeconomica nei territori interni: le cooperative di comunità e le politiche place-based. In C. Pisano, G. De Luca (a cura di), Progettare Nel Disordine - Progettare Il Disordine. Riordinare Le Fragilità Urbane (pp. 94-98). Roma : INU EDIZIONI.

Rigenerazione socioeconomica nei territori interni: le cooperative di comunità e le politiche place-based

Saladino, Desiree
2024-11-01

Abstract

I territori interni italiani sono soggetti a fenomeni di spopolamento e a una progressiva perdita di servizi essenziali, compromettendo il diritto alla cittadinanza e portando a un declino amministrativo. Questi territori, apparentemente aridi in termini di vita generativa, rappresentano tuttavia luoghi privilegiati per l’indagine di forme di vitalità alternativa che emergono attraverso approcci place-based. In risposta a tali criticità, i cittadini locali hanno assunto un ruolo proattivo, promuovendo lo sviluppo di Cooperative di Comunità (CdC). Una prima quantificazione del fenomeno è avvenuta negli ultimi anni. Nel 2023 Aiccon, centro di studio, ha recensito 189 CdC mentre, nel 2024, Euricse ne ha quantificato 243. Questo paper esplora il contesto territoriale e legislativo in cui operano le CdC e le analizza come possibili strumenti di rigenerazione urbana. In situazioni emergenziali e contesti vulnerabili, queste Cooperative spesso rappresentano le prime risposte di valorizzazione territoriale ad opera della comunità che, anche in condizioni di temporaneità, provano ad innescare processi di sviluppo locale. Il presente studio indaga come questi strumenti dell’approccio place-based, focalizzati su forme di innovazione sociale, possano avviare lenti processi di inversione del declino e promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale sia materiale che immateriale. Le CdC emergono come strumenti interessanti per la rigenerazione socioeconomica, trasformando i residenti da beneficiari passivi a protagonisti attivi nella narrazione territoriale. Attraverso un approccio metodologico misto, che combina analisi quantitative e qualitative, vengono esaminati tre casi studio, analizzandone le diverse declinazioni della perifericità spaziale, la temporaneità di azioni e le politiche a supporto. I risultati si interrogano sulla possibile trasformazione della fragilità locale in opportunità territoriale e sui reali bisogni di questi strumenti. Il paper contribuisce al dibattito sul ruolo del patrimonio culturale e della partecipazione proattiva della comunità per fronteggiare le fragilità multidimensionali tipiche delle aree interne.
nov-2024
Settore CEAR-12/B - Urbanistica
Saladino, D. (2024). Rigenerazione socioeconomica nei territori interni: le cooperative di comunità e le politiche place-based. In C. Pisano, G. De Luca (a cura di), Progettare Nel Disordine - Progettare Il Disordine. Riordinare Le Fragilità Urbane (pp. 94-98). Roma : INU EDIZIONI.
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