In Southern Italy and the islands, land and sea always maintained a close relationship and remained inseparable. Great feudal lords commanded fleets as admirals, led maritime expeditions and naval battles, did not disdain piracy, built ships and controlled grain exports through the so-called "caricatori". The network of small landing places located along the coast allowed the feudal lords, lay and ecclesiastical, to overcome the obstacles created by inadequate roads, transporting agricultural products via coastal navigation to sell them on the local market. Instead, goods destined for trade in the Mediterranean Sea departed from the larger ports, which could accommodate large vessels. In addition to wheat, they included Greek wine from the Vesuvian area and Sicilian tuna, internationally renowned products. The economy of the South, although essentially based on agricultural and pastoral products, did not only depend on the land, but also on the sea.

Nell’Italia meridionale e insulare la terra e il mare mantennero sempre uno stretto rapporto e rimasero inscindibili. I grandi feudatari comandavano flotte, in qualità di ammiragli, guidavano spedizioni marittime e battaglie navali, non disdegnavano la pirateria, costruivano navi e controllavano le esportazioni frumentarie attraverso i caricatori. La rete di piccoli approdi dislocati lungo le coste consentiva ai feudatari, laici ed ecclesiastici, di superare gli ostacoli frapposti da una viabilità inadeguata, trasportando i prodotti agricoli tramite la navigazione di cabotaggio per venderli sul mercato locale. Dai porti più grandi, in grado di ospitare imbarcazioni di maggiori dimensioni, partivano, invece, le merci destinate al commercio nel mar Mediterraneo, fra le quali si annoveravano, oltre al frumento, il vino greco dell’area vesuviana e il tonno siciliano, prodotti rinomati e richiesti a livello internazionale. L’economia del Mezzogiorno, pur essendo basata essenzialmente sui prodotti agro-pastorali non passava solo dalla terra, ma anche dal mare.

Sardina, P. (2025). Prefazione: LA TERRA E IL MARE. Signori, feudi e porti nel Mezzogiorno medievale e moderno. In P. Sardina (a cura di), La terra e il mare. Signori, feudi e porti nel Mezzogiorno medievale e moderno (pp. 7-16). Palermo : Palermo University Press.

Prefazione: LA TERRA E IL MARE. Signori, feudi e porti nel Mezzogiorno medievale e moderno

Sardina, Patrizia
2025-01-01

Abstract

In Southern Italy and the islands, land and sea always maintained a close relationship and remained inseparable. Great feudal lords commanded fleets as admirals, led maritime expeditions and naval battles, did not disdain piracy, built ships and controlled grain exports through the so-called "caricatori". The network of small landing places located along the coast allowed the feudal lords, lay and ecclesiastical, to overcome the obstacles created by inadequate roads, transporting agricultural products via coastal navigation to sell them on the local market. Instead, goods destined for trade in the Mediterranean Sea departed from the larger ports, which could accommodate large vessels. In addition to wheat, they included Greek wine from the Vesuvian area and Sicilian tuna, internationally renowned products. The economy of the South, although essentially based on agricultural and pastoral products, did not only depend on the land, but also on the sea.
2025
978-88-5509-785-7
Sardina, P. (2025). Prefazione: LA TERRA E IL MARE. Signori, feudi e porti nel Mezzogiorno medievale e moderno. In P. Sardina (a cura di), La terra e il mare. Signori, feudi e porti nel Mezzogiorno medievale e moderno (pp. 7-16). Palermo : Palermo University Press.
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