Nella piccola città di Alcalá de Henares le strade si diramano sul tracciato medievale sfociando su slarghi quasi mai rigorosamente geometrici. Lungo la via principale gli edifici arretrano al piano terra per ampliare lo spazio pubblico, collocare i commerci e attraversare la città al riparo da sole e acqua. Un'esposizione eterogenea di colonne in granito sorregge ognuno di questi edifici, definendo il ritmo e la misura dello spazio urbano, che cambia, edificio per edificio. In alto tetti a capanna si intrecciano con altezze e giaciture diverse costituendosi in un fitto tessuto di spigoli percepibili solo nei cambi di giaciture tra le strade. In basso un unico suolo di granito assume forme sempre differenti a seconda dell'uso e del movimento delle acque. Il progetto prende forma dall'idea che la città sia l'unico riferimento possibile. La città come manufatto, nella sua interezza, stratificata nel tempo, diventa la preesistenza con cui confrontarsi. Al seguito dei bombardamenti, alcune porzioni del centro storico sono state private dell'originaria compattezza risalente al tessuto medievale. Se da un lato emerge la necessità di una riconfigurazione capace di ristabilire la continuità dei fronti urbani lungo le strade e di restituire alle corti il loro originario carattere di "interno-domestico", dall'altro appare evidente come la demolizione di alcuni corpi di fabbrica possa generare la possibilità di avere un nuovo spazio pubblico permeabile. Il progetto prevede la realizzazione di volumi con tetti a falde, caratterizzati da differenti gradi di permeabilità: edifici a capanna sopraelevati rispondono alle necessità del programma e lasciano lo spazio al piano terra libero, al netto degli elementi puntuali di sostegno; mentre pergole a capanna con struttura a telaio ricostituiscono il perimetro dell'isolato, configurandosi come un loggiato intermedio tra le strade esterne ed il giardino interno.
Ferlito, L.N., Testa, G. (2025). La città come preesistenza. In E. Palazzotto, R. Lecardane, F. Guarrera (a cura di), Trascrizioni d'architettura tra Italia e Spagna. Un'esperienza di progetto per Alcalá de Henares (pp. 60-65). Siracusa : LetteraVentidue.
La città come preesistenza
Ferlito, Laura Nunzia;Testa, Graziano
2025-03-01
Abstract
Nella piccola città di Alcalá de Henares le strade si diramano sul tracciato medievale sfociando su slarghi quasi mai rigorosamente geometrici. Lungo la via principale gli edifici arretrano al piano terra per ampliare lo spazio pubblico, collocare i commerci e attraversare la città al riparo da sole e acqua. Un'esposizione eterogenea di colonne in granito sorregge ognuno di questi edifici, definendo il ritmo e la misura dello spazio urbano, che cambia, edificio per edificio. In alto tetti a capanna si intrecciano con altezze e giaciture diverse costituendosi in un fitto tessuto di spigoli percepibili solo nei cambi di giaciture tra le strade. In basso un unico suolo di granito assume forme sempre differenti a seconda dell'uso e del movimento delle acque. Il progetto prende forma dall'idea che la città sia l'unico riferimento possibile. La città come manufatto, nella sua interezza, stratificata nel tempo, diventa la preesistenza con cui confrontarsi. Al seguito dei bombardamenti, alcune porzioni del centro storico sono state private dell'originaria compattezza risalente al tessuto medievale. Se da un lato emerge la necessità di una riconfigurazione capace di ristabilire la continuità dei fronti urbani lungo le strade e di restituire alle corti il loro originario carattere di "interno-domestico", dall'altro appare evidente come la demolizione di alcuni corpi di fabbrica possa generare la possibilità di avere un nuovo spazio pubblico permeabile. Il progetto prevede la realizzazione di volumi con tetti a falde, caratterizzati da differenti gradi di permeabilità: edifici a capanna sopraelevati rispondono alle necessità del programma e lasciano lo spazio al piano terra libero, al netto degli elementi puntuali di sostegno; mentre pergole a capanna con struttura a telaio ricostituiscono il perimetro dell'isolato, configurandosi come un loggiato intermedio tra le strade esterne ed il giardino interno.| File | Dimensione | Formato | |
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