Cognizione penale e accesso ai percorsi riparativi: il quadro offerto dall’art. 129-bis c.p.p.

Tracing the main jurisprudential arrests, the essay discusses on the most problematic application junctures that have arisen on the issue of access to restorative justice services. Moving from the debate on the existence – or lack thereof – of an enforceable right to referral to a restorative justice Center upon the party’s request, the map- ping of the procedural pathways for embedding restorative programs is traced, exploring the complex balances between the “ex officio” power of the judicial authority and the spaces left to the initiative of the party. The anal- ysis then channels to the proceduralization of notices and the handling of related procedural pathologies, enhanc- ing their intersections with the constitutional status of defense right. Through this lens, the essay illuminates the critical tensions and synergies between institutional prerogatives and individual participatory rights in the context of restorative justice.

Nel ripercorrere i principali arresti giurisprudenziali in materia, il contributo approfondisce alcuni dei più problemati- ci snodi applicativi emersi in tema di accesso ai servizi di giustizia riparativa. Muovendo dal dibattito circa la sussi- stenza o meno di un diritto soggettivo all’invio, su istanza dell’interessato, al Centro di giustizia riparativa, viene ripercorsa la mappatura dei varchi procedimentali di innesto dei programmi riparativi, esplorando i complessi equi- libri tra potere officioso dell’autorità giudiziaria e spazi rimessi all’iniziativa di parte. L’analisi si incanala, quindi, sulla procedimentalizzazione degli avvisi e sul trattamento delle connesse patologie processuali, valorizzandone le in- tersezioni con lo statuto costituzionale del diritto di difesa.