Il primo incontro significativo tra Alessandro Brissoni e le mises en scène shakespeariane risale alla fine degli anni Trenta, quando l’allievo regista frequenta i corsi della Regia Accademia d’Arte Drammatica di Roma, presieduta da Silvio D’Amico. "Molto rumore per nulla" debutta il 15 dicembre del 1939, inaugurando il ciclo di spettacoli della Compagnia dell’Accademia, fondata da Silvio D’Amico su sollecitazione di Nicola De Pirro. Lo spettacolo di Brissoni, che aveva riscosso un grande successo di pubblico e critica, rispecchiava appieno l’identità della Compagnia, il cui fine principale era quello di consentire agli ex allievi dell’Accademia di continuare a lavorare in una compagine teatrale omogenea che prevedeva l’abolizione del sistema dei ruoli e l’obbligo per i registi di recitare, di tanto in tanto, insieme agli attori che dirigevano.
Chiara Pasanisi (2021). La fascinazione della Commedia dell’arte e il gioco della fantasia: Molto Rumore per nulla di Alessandro Brissoni (1939). In S. Pietrini (a cura di), Shakespearean Characters Transposed. Iconography, Adaptations, Cultural Exchanges and Staging (pp. 107-121). Alessandria : Edizioni dell'Orso.
La fascinazione della Commedia dell’arte e il gioco della fantasia: Molto Rumore per nulla di Alessandro Brissoni (1939)
Chiara Pasanisi
2021-01-01
Abstract
Il primo incontro significativo tra Alessandro Brissoni e le mises en scène shakespeariane risale alla fine degli anni Trenta, quando l’allievo regista frequenta i corsi della Regia Accademia d’Arte Drammatica di Roma, presieduta da Silvio D’Amico. "Molto rumore per nulla" debutta il 15 dicembre del 1939, inaugurando il ciclo di spettacoli della Compagnia dell’Accademia, fondata da Silvio D’Amico su sollecitazione di Nicola De Pirro. Lo spettacolo di Brissoni, che aveva riscosso un grande successo di pubblico e critica, rispecchiava appieno l’identità della Compagnia, il cui fine principale era quello di consentire agli ex allievi dell’Accademia di continuare a lavorare in una compagine teatrale omogenea che prevedeva l’abolizione del sistema dei ruoli e l’obbligo per i registi di recitare, di tanto in tanto, insieme agli attori che dirigevano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
La fascinazione della Commedia dell’arte.pdf
Solo gestori archvio
Tipologia:
Versione Editoriale
Dimensione
174.75 kB
Formato
Adobe PDF
|
174.75 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.