L’ampia produzione scientifica relativa al trattamento del paziente critico mette in risalto la forte eterogeneità organizzativa dei sistemi di emergenza sanitaria presenti nel panorama internazionale, evidenziando come gli operatori sanitari impegnati in questo setting siano in possesso di livelli di competenza e responsabilità operativa differenti. L’obiettivo della revisione è quello di analizzare le competenze e responsabilità dell’infermiere nella manovra di intubazione orotracheale (IOT) e i principali strumenti tecnologici in uso. È stata effettuata una revisione della letteratura mediante interrogazione di banche dati di interesse infermieristico (Cinahl Complete, Cochrane Library, PubMed e Scopus). Non sono stati posti limiti temporali. Gli articoli reperiti hanno permesso l’esplorazione di tre ambiti: le tecnologie e gli strumenti a disposizione del professionista; le conoscenze e competenze del professionista abilitato all’intubazione; le responsabilità dell’infermiere nella gestione delle vie aeree in Italia. Sebbene, infatti, in Italia l’IOT sia appannaggio della sola professione medica, in ambito internazionale suddetta manovra rientra tra le competenze del personale infermieristico e non, previa opportuna e adeguata formazione. Studi dimostrano che le percentuali di intubazioni riuscite, eseguite da personale non medico si avvicinano molto a quelle dei medici e, inoltre, per la gestione avanzata delle vie aeree in rapidità e sicurezza, è stato dimostrato di uguale efficacia l’utilizzo dei dispositivi sovraglottici (SG), sebbene il tubo endotracheale sia indicato come gold standard nel management delle vie respiratorie. L’appropriatezza ed efficacia del trattamento, specie in ambito extra ospedaliero, richiede una fattiva e consolidata collaborazione multiprofessionale e multidisciplinare. Nel contempo, le strategie d’intervento attuate e la qualità delle cure prestate risultano fortemente condizionate da fattori quali competenze cliniche del personale sanitario, abilità tecniche ed esperienza degli operatori e abilità non tecniche (esempio, capacità di lavoro in team).
Mariachiara Figura, A.D.P. (2019). Gestione avanzata delle vie aeree: un'overview sull'intubazione orotracheale. HEALTH PROFESSIONALS MAGAZINE, 7(1), 21-28.
Gestione avanzata delle vie aeree: un'overview sull'intubazione orotracheale
Mariachiara Figura;
2019-01-01
Abstract
L’ampia produzione scientifica relativa al trattamento del paziente critico mette in risalto la forte eterogeneità organizzativa dei sistemi di emergenza sanitaria presenti nel panorama internazionale, evidenziando come gli operatori sanitari impegnati in questo setting siano in possesso di livelli di competenza e responsabilità operativa differenti. L’obiettivo della revisione è quello di analizzare le competenze e responsabilità dell’infermiere nella manovra di intubazione orotracheale (IOT) e i principali strumenti tecnologici in uso. È stata effettuata una revisione della letteratura mediante interrogazione di banche dati di interesse infermieristico (Cinahl Complete, Cochrane Library, PubMed e Scopus). Non sono stati posti limiti temporali. Gli articoli reperiti hanno permesso l’esplorazione di tre ambiti: le tecnologie e gli strumenti a disposizione del professionista; le conoscenze e competenze del professionista abilitato all’intubazione; le responsabilità dell’infermiere nella gestione delle vie aeree in Italia. Sebbene, infatti, in Italia l’IOT sia appannaggio della sola professione medica, in ambito internazionale suddetta manovra rientra tra le competenze del personale infermieristico e non, previa opportuna e adeguata formazione. Studi dimostrano che le percentuali di intubazioni riuscite, eseguite da personale non medico si avvicinano molto a quelle dei medici e, inoltre, per la gestione avanzata delle vie aeree in rapidità e sicurezza, è stato dimostrato di uguale efficacia l’utilizzo dei dispositivi sovraglottici (SG), sebbene il tubo endotracheale sia indicato come gold standard nel management delle vie respiratorie. L’appropriatezza ed efficacia del trattamento, specie in ambito extra ospedaliero, richiede una fattiva e consolidata collaborazione multiprofessionale e multidisciplinare. Nel contempo, le strategie d’intervento attuate e la qualità delle cure prestate risultano fortemente condizionate da fattori quali competenze cliniche del personale sanitario, abilità tecniche ed esperienza degli operatori e abilità non tecniche (esempio, capacità di lavoro in team).File | Dimensione | Formato | |
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